Dopo il nuovo minimo storico del titolo, il Monte rialza la testa
di Red
SIENA. Martedì positivo per la borsa e per il titolo MPS. Ormai la volatilità dei mercati costringe a report giornalieri, in cui dar conto anche di un colpo di tosse di un qualsiasi attore finanziario. L’intonazione positiva è venuta dal risultato dell’asta dei titoli spagnoli, che è andata molto bene nonostante gli alti tassi di interesse. Le notizie di un rallentamento dello sviluppo in Germania (indice Zew, di fatto molto indicativo della crescita nell’area Euro), che se reiterate nel medio periodo potrebbero avere influssi negativi nel prossimo semestre, hanno provocato una diminuzione dello spread sul decennale tra Bund e Bpt.
Così ne hanno approfittato i bancari per recuperare parzialmente delle perdite del tragico lunedì 18. Come sempre quando si perde il titolo MPS perde più rispetto a Unicredit e Intesa, quando si guadagna si aumenta sempre qualcosa meno (+3,22% MPS, +4,68% e +4,32% gli altri due istituti), il che prima o poi dovrà innescare un dibattito interno tutto senese sulle cause e sulla credibilità della terza banca italiana e del suo gruppo dirigente. Nel pomeriggio Wall Street ha goduto di notizie molto positive per generare un discreto aumento, stamattina Tokyo ha chiuso in rialzo sfruttando proprio le notizie sulla riduzione delle spese per 3.700 miliardi di dollari deciso “bipartisanamente” dalla Amministrazione Americana e dal Congresso. Per la giornata odierna si attende un moderato rialzo dei bancari in quanto il “clou” della settimana verrà giovedì dalla riunione dell’Eurogruppo per la soluzione del problema Grecia, anche se incomprensibile per la situazione del MPS che in portafoglio ha rischi limitatissimi, per nostra fortuna.
Exane, società di investimento che fa capo a BNP Paribas, ha tagliato il target price sul titolo Monte Paschi di Siena da 0,7 a 0,6 euro, confermando il rating con la raccomandazione underperform, negativo rispetto, ad esempio, a Goldman Sachs e alle previsioni dello scorso venerdì fatte da altri operatori finanziari. Secondo le stime di Exane sull’Eps della banca, ci sarà una diminuzione degli utili di almeno il 5% nel biennio 2012-2013. Infine ecco la composizione societaria del Monte dei Paschi alla data del 20 luglio 2011: Fondazione MPS 45,68%, JP Morgan Chase 5,54%, Axa 4,56%, Caltagirone Francesco Gaetano 4,45%, Unicoop Firenze 3,32%, altri soci con meno del 2% 33,45%. Il fsmoso 50,01% rimane solo nei diritti di voto, meccanismo che si può cambiare, ovviamente, quando arriverà un predatore con i giusti quattrini e la necessaria determinazione.