Fisac Cgil Mps riporta le comunicazioni del senatore
SIENA. Il Senatore Dario Stefàno ci ha comunicato che nella serata di ieri ha inviato ai Ministri, dell’Economia e delle Finanze Dottor Fabrizio Saccomanni, dello Sviluppo Economico On. Flavio Zanonato e dei Rapporti con il Parlamento On. Dario Franceschini una lettera nella quale richiama la Loro attenzione in merito alla vicenda della Banca Mps.
Il Senatore, dopo aver richiamato l’interrogazione parlamentare del 15 luglio e l’ordine del giorno presentato pochi giorni fa in occasione della discussione del disegno di legge di stabilità 2014, torna a chiedere che il Governo, in considerazione dei quattro miliardi circa di risorse pubbliche (c.d. “Monti bond”) destinate alla Banca, intervenga per favorire la riapertura del confronto negoziale al fine di realizzare un’intesa fra le Parti, che consenta il raggiungimento degli obiettivi di contenimento dei costi ed il rilancio commerciale della Banca stessa, evitando il ricorso alle esternalizzazioni e la vendita di asset.
Il Senatore sottolinea come tale intervento da parte del Governo si renda ancora più necessario alla luce della revisione del precedente Piano Industriale della Banca Mps che comporta esuberi complessivi pari a circa 8000 Lavoratori (3400 in più rispetto a quanto già previsto), cessione di aziende del Gruppo e chiusura di sportelli, considerando anche che tutto questo avviene in presenza della disdetta da parte dell’ABI del Contratto Nazionale di Categoria e dell’ammortizzatore sociale di settore (Fondo di Sostegno al Reddito).
Il Senatore, dopo aver richiamato l’interrogazione parlamentare del 15 luglio e l’ordine del giorno presentato pochi giorni fa in occasione della discussione del disegno di legge di stabilità 2014, torna a chiedere che il Governo, in considerazione dei quattro miliardi circa di risorse pubbliche (c.d. “Monti bond”) destinate alla Banca, intervenga per favorire la riapertura del confronto negoziale al fine di realizzare un’intesa fra le Parti, che consenta il raggiungimento degli obiettivi di contenimento dei costi ed il rilancio commerciale della Banca stessa, evitando il ricorso alle esternalizzazioni e la vendita di asset.
Il Senatore sottolinea come tale intervento da parte del Governo si renda ancora più necessario alla luce della revisione del precedente Piano Industriale della Banca Mps che comporta esuberi complessivi pari a circa 8000 Lavoratori (3400 in più rispetto a quanto già previsto), cessione di aziende del Gruppo e chiusura di sportelli, considerando anche che tutto questo avviene in presenza della disdetta da parte dell’ABI del Contratto Nazionale di Categoria e dell’ammortizzatore sociale di settore (Fondo di Sostegno al Reddito).
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LA SEGRETERIA FISAC MPS