Quanto capitale nuovo servirà alla banca? Mah?!
di Red
SIENA. Tutti in Italia hanno capito che intorno alle spoglie della banca MPS c’è in atto un fuggi fuggi generale dalle responsabilità della distruzione dell’istituto senese. La mozione del Consiglio Comunale è un clamoroso harakiri delle opposizioni che, dopo aver fatto campagna elettorale contro il candidato del PD – denunciando il “sistema di potere” che si tramanda a Siena da oltre 50 anni – hanno nominato il sindaco Ceccuzzi punto di riferimento della discontinuità col passato. Inchieste giornalistiche variegate ci spiegano che ci potrebbero essere dei reati, commessi contro la legge Ciampi n. 461 del 1998, per tornaconti personali e di schieramento. D’altra parte se la Fondazione, rispettando la legge, fosse scesa almeno al 30%, perdendo – come richiesto – il controllo della banca, i nuovi assetti proprietari che si sarebbero creati non avrebbero accettato che nei consigli di amministrazione delle società del gruppo sedessero persone incompetenti…
Intanto i mercati mondiali, abbastanza fermi in mattinata, poco dopo le 14 – quando è iniziata a circolare la notizia dell’intervento coordinato da parte delle principali banche centrali per fornire liquidità al sistema bancario – hanno goduto di una eccezionale ripresa. Come è avvenuto nel 2008 la Federal Reserve , assieme ai primi 5 istituti a livello mondiale, ha deciso di tagliare i tassi di interesse sulle linee di credito swap in dollari di mezzo punto percentuale. Le banche che hanno aderito all’operazione sono la Bank of Canada, la Bank of England, la Bank of Japan, la BCE e la Banca nazionale svizzera SNB. L’obiettivo dichiarato è “allentare le tensioni dei mercati finanziari, fornendo una maggiore liquidità al sistema finanziario globale”.
Piazza Affari a +4,38%, bancari in spolvero con BPER a +12.53%! Il titolo MPS con +3.32% vale stasera 0,249 euro ancora troppo lontano dal valore minimo del covenant fissato a 0,30. Dopo la chiusura delle borse la banca ha annunciato la convocazione dell’assemblea ordinaria e straordinaria e dell’assemblea speciale degli azionisti di risparmio per il 1° febbraio 2012, in cui si dovrà deliberare il reintegro o la revoca del consigliere Francesco Gaetano Caltagirone e sull’aumento di capitale riguardante i famosi titoli fresh. Ciò lascia pensare che le trattative della Fondazione per guadagnare tempo con i creditori siano arrivate a buon fine.
Ma oggi aspettavamo di conoscere i termini della ricapitalizzazione di banca MPS decisi dall’autorità europea Eba. Anche Mussari ha denunciato i criteri “fortemente penalizzanti” per gli istituti di credito italiani. Gli analisti di Mediobanca Securities, in un ponderoso lavoro, hanno stabilito che anche uniformando i criteri contabili italiani con quelli degli altri paesi europei MPS avrebbe bisogno di almeno 1,35 miliardi di euro di aumento di capitale (in luogo dei 3,1 richiesti) oppure tagliare di 30 miliardi gli impieghi, cosa manifestamente impossibile. Ma l’Eba ha spiazzato tutti, rinviando le decisioni a dopo il 5 dicembre, nella speranza forse che la prossima riunione dei governanti europei le tolga l’imbarazzo delle scelte irrevocabili.
Rimane il fatto che equiparare i titoli di stato italiani ai titoli tossici non è una scelta felice né intelligente, specie ora che, malgrado tutte le paure di default che si leggono qua e là, i titoli si stato italiani vengono assorbiti dal mercato con rendimenti da gran guadagno. Un bel controsenso. Gli speculatori scommettono sulla riuscita dei piani del governo Monti e – dopo aver guadagnato al ribasso – guadagneranno sui tassi dei BTp. Anche perché, visto l’avvicinarsi delle elezioni francesi, Sarkozy vorrà presentarsi agli elettori come un presidente vincente. E la Merkel, se i tassi sui Bund non saliranno, non troverà più acquirenti per i suoi titoli supersicuri… ed è un bel problema anche questo.
Un primo passo importante per l’affidabilità delle istituzioni italiane è stato siglato oggi dalla Camera dei Deputati che ha approvato la legge che introduce il pareggio di bilancio in Costituzione con amplissima maggioranza. Se Berlusconi lo avesse fatto nel giugno scorso, avremmo passato un’estate diversa. E migliore.
Ed ora si spera che i consiglieri comunali e i partiti senesi si esprimano chiaramente sulla conduzione passata di Monte e Fondazione e sul fatto che non è mai troppo presto per licenziare certe figure che di finanza ed economia hanno dimostrato di non capirci nulla: il pericolo che le loro parole possano influenzare negativamente i mercati non esiste. La prosopopea usata in consiglio Comunale era del tutto fuori luogo e abbastanza ridicola: una descrizione degli avvenimenti talmente gattopardesca che fa pensare che a Siena possano succedere cose ancora peggiori.
(Foto Corrado De Serio)