L' Alternativa e Impegno per Siena chiedono chiarimenti sui dipendenti promossi e premiati
SIENA. Da L’ Alternativa e Impegno per Siena riceviamo e pubblichiamo.
“Per i dipendenti di quella che fu la più antica ed una delle più importanti banche del paese le sorprese non finiscono mai. È ormai di dominio pubblico quello che sta accadendo ai lavoratori dell’istituto senese, in balia di scelte imposte dai tenutari del potere decisionale .
Infatti è di questi giorni la notizia che, nonostante la cura lacrime e sangue alla quale sono sottoposti, distacco a favore di soggetti terzi di decine e decine di unità, reiterata chiusura di filiali anche nei piccoli centri e imposizione di giornate non retribuite, la banca ha promosso a dirigenti 49 persone ed erogato a pioggia benefits senza alcun preavviso.
Pur riconoscendo a tutte le lavoratrici e lavoratori la giusta aspirazione alla crescita professionale, ci sembra che i tempi ele scelte aziendali precedentemente citate, debbano prevedere una maggioretrasparenza dal punto di vista operativo ed organizzativo anche in temadi promozioni e benefici vari che prevedono un notevole incremento dei costi.
Ora, stante il fatto che lo stato risulta essere il maggior azionista, ci chiediamo come può una banca governata dallo stato avere autonomia decisionale equiparata ad una società di capitali privata?
Questa domanda la vorremmo porre direttamente alla neopresidente, chiedendole inoltre se ritiene normale che, come riportato dalla stampa, il nuovo c.d.a da lei guidato si insedi a Milano, recidendo ulteriormente il legame tra Banca e territorio e lasciando a quest’ultimo solo la parte museale.
Vorremmo chiedere anche il perché nonostante le sentenze del tribunale di Siena e della Corte d’appello di Firenze sulla nota vicenda Fruendo, al momento, nessun dipendente pare sia stato reintegrato dal Monte dei Paschi”.