Altri scogli sono sulla strada verso il rientro
SIENA. La Relazione Finanziaria Semestrale al 30 giugno 2017 è disponibile al pubblico presso la Sede legale della Società in Siena, Piazza Salimbeni n. 3, presso la Società di gestione del mercato Borsa Italiana S.p.A. e sul meccanismo di stoccaggio autorizzato eMarket STORAGE accessibile dal sito www.emarketstorage.com, nonché pubblicata sul sito internet della Società www.mps.it nella sezione Bilanci e Relazioni. Questo il comunicato della banca che si sta preparando per il ritorno a Piazza Affari tra la fine settembre e l’inizio di ottobre. Ma prima ci sarà da superare l’ostacolo del ristoro dei risparmiatori che hanno visto convertite le loro obbligazioni subordinate con l’offerta di scambio nuove azioni/bond senior. le richieste si attestano sugli 800 milioni di euro.
In più, la Bce, a conclusione di un’ispezione sul portafoglio crediti durata oltre otto mesi, vuole 250 milioni di euro di rettifiche, nonostante che la gran parte dei suoi rilievi siano stati assorbiti dalle svalutazioni operate nel 2016 e nel 2017. Non bastano, dunque, i 4 miliardi di euro che – come risulta dalla semestrale al 30 giugno – hanno fatto segnare una perdita di oltre 3,2 miliardi. Francocforte chiede anche che sia “adeguatamente valutata” la consistenza di altri 185 milioni di euro di crediti.
Mps deve anche fare i conti con le cause che le sono state intentate nel 2016 da Coop Centro Italia e la sua controllata Coofin, che chiedono danni per 137,1 milioni di euro, nel 2015 dal socio Andrea Marangoni, cui si sono aggregati altri 123 azionisti con una richiesta complessiva di 89 milioni, e altri 14 soci ed azionisti, le cui richieste ammontano a 46 milioni.
La stessa Banca Mps ammette che “le azioni promosse dagli investitori potrebbero aumentare, anche significativamente” in relazione alle risultanze dei due procedimenti penali in corso a Milano: nel primo sono imputati l’ex presidente della banca Giuseppe Mussari e gli ex vertici sui derivati Alexandria e Santorini, con la banca responsabile civile; il secondo potrebbe sfociare in un processo per aggiotaggio e falso in bilancio a Fabrizio Viola e Alessandro Profumo per come i due derivati sono stati rappresentati in bilancio, e il Monte Paschi è imputato in base alla legge sulla responsabilità amministrativa degli enti.
Vi sono, poi, 729 richieste per un totale di circa 650 milioni: il 10 per cento circa si sono concretizzate in iniziative giudiziarie civili. Si tratta di pretese respinte dalla banca in quanto ritenute “generiche, infondate, non supportate da idonei riscontri documentali ed in taluni casi prescritte”.