Dalla Riva tenta di riaprire il confronto con i sindacati sul piano industriale
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di Red – foto di Corrado De Serio
SIENA. In borsa il calo dello spread è seguito dal forte rimbalzo dei bancari tra cui brillano MPS (+9,04% a euro 0,1725) e Unicredit (+9,21%). Già, proprio i due istituti che sono interessati oggi (27 luglio) dallo sciopero dei bancari che anticipa il weekend. Per quanto riguarda il colosso milanese, i sindacati premono per “l’immediata definizione e erogazione del premio aziendale”, che la Direzione di Unicredit non vuole versare “prima della trattativa complessiva sul piano aziendale”. Per quello che interessa MPS, invece, si definisce la forza del sindacato di fronte ad una Direzione che, all’epoca dello sciopero precedente, aveva mandato segnali di apertura (con Fabrizio Viola), che poi sono stati completamente sconfessati e abbandonati.
E ricomincia il gioco mediatico, con Profumo che auspica buone relazioni nel recente passaggio perugino. A lui si aggiunge Ilaria Dalla Riva con una intervista all’Ansa di cui riportiamo alcune parole. “Ai primi di agosto – ha detto la nuova responsabile del personale – vogliamo aprire un tavolo con i sindacati per definire un accordo. C’é la voglia e la massima disponibilità per avviare un dialogo in modo da definire insieme le regole del gioco. Questo è un piano che pone forte attenzione sui temi sociali, speriamo di creare quello sviluppo auspicato nelle linee guida in modo di tornare ad essere una banca in ottima salute”. Sul tema del ridimensionamento aziendale, ha proseguito la top-manager, “dobbiamo affrontare la chiusura di 400 filiali. Ad oggi non sono ancora stati identificati gli sportelli. Proponiamo un confronto con dipendenti e parti sociali per individuarli insieme. Il dogma di queste chiusure è che nessuno perderà il posto. Molti dipendenti verranno spostati nelle filiali vicine, considerato anche che alcune di queste sono sotto organico”. Inoltre, per la gestione degli esuberi e del Cog (Centro Operativo), Dalla Riva indica che “al centro del piano c’é la rete, che è il cuore della banca. E qui dove ci concentreremo per tornare a crescere. L’impegno che assumiamo è quello di trovare dei partner per cogestire le attività di back-office. Si tratta di 2.350 persone che verranno prese in carico da terzi. I posti di lavoro saranno comunque garantiti e questo nuovo soggetto potrebbe addirittura creare nuova occupazione fornendo servizi anche ad altre aziende del settore”. Non si sa a quali condizioni professionali e salariali, però; qui la manager non è affatto precisa. Ancora, secondo Dalla Riva, “il piano ha obiettivi forti e c’é un impegno a ridurre in maniera consistente anche le altre spese amministrative, il cui livello è già stato molto abbassato. Quindi non solo i costi relativi al personale. Su questo fronte abbiamo iniziato dai dirigenti, a luglio, con il taglio degli stipendi del 5% (veramente poco, secondo le critiche sindacali: anche la neopresidente della Rai Tarantola ha optato per riduzioni più consistenti del proprio stipendio – ndr). La caratteristica principale però é che verranno mantenuti i livelli occupazionali”. La manager montepaschina praticamente dice che non si è spiegato nei dettagli il Piano Industriale 2012-2015 perché quello che si deve fare concretamente, al di là delle dichiarazioni di principio, ancora in Rocca Salimbeni non è chiaro. Forse è questo il motivo per cui chi lo ha analizzato ha bocciato il piano del Tandem.
E ricomincia il gioco mediatico, con Profumo che auspica buone relazioni nel recente passaggio perugino. A lui si aggiunge Ilaria Dalla Riva con una intervista all’Ansa di cui riportiamo alcune parole. “Ai primi di agosto – ha detto la nuova responsabile del personale – vogliamo aprire un tavolo con i sindacati per definire un accordo. C’é la voglia e la massima disponibilità per avviare un dialogo in modo da definire insieme le regole del gioco. Questo è un piano che pone forte attenzione sui temi sociali, speriamo di creare quello sviluppo auspicato nelle linee guida in modo di tornare ad essere una banca in ottima salute”. Sul tema del ridimensionamento aziendale, ha proseguito la top-manager, “dobbiamo affrontare la chiusura di 400 filiali. Ad oggi non sono ancora stati identificati gli sportelli. Proponiamo un confronto con dipendenti e parti sociali per individuarli insieme. Il dogma di queste chiusure è che nessuno perderà il posto. Molti dipendenti verranno spostati nelle filiali vicine, considerato anche che alcune di queste sono sotto organico”. Inoltre, per la gestione degli esuberi e del Cog (Centro Operativo), Dalla Riva indica che “al centro del piano c’é la rete, che è il cuore della banca. E qui dove ci concentreremo per tornare a crescere. L’impegno che assumiamo è quello di trovare dei partner per cogestire le attività di back-office. Si tratta di 2.350 persone che verranno prese in carico da terzi. I posti di lavoro saranno comunque garantiti e questo nuovo soggetto potrebbe addirittura creare nuova occupazione fornendo servizi anche ad altre aziende del settore”. Non si sa a quali condizioni professionali e salariali, però; qui la manager non è affatto precisa. Ancora, secondo Dalla Riva, “il piano ha obiettivi forti e c’é un impegno a ridurre in maniera consistente anche le altre spese amministrative, il cui livello è già stato molto abbassato. Quindi non solo i costi relativi al personale. Su questo fronte abbiamo iniziato dai dirigenti, a luglio, con il taglio degli stipendi del 5% (veramente poco, secondo le critiche sindacali: anche la neopresidente della Rai Tarantola ha optato per riduzioni più consistenti del proprio stipendio – ndr). La caratteristica principale però é che verranno mantenuti i livelli occupazionali”. La manager montepaschina praticamente dice che non si è spiegato nei dettagli il Piano Industriale 2012-2015 perché quello che si deve fare concretamente, al di là delle dichiarazioni di principio, ancora in Rocca Salimbeni non è chiaro. Forse è questo il motivo per cui chi lo ha analizzato ha bocciato il piano del Tandem.