Azione Mos chiede una revisione per i piccoli soci
SIENA. Il quorum nell’assemblea dei soci di Monte dei Paschi, pari al 20% del capitale, è considerato ormai acquisito da fonti vicine all’operazione. I consulenti di Morrow Sodali sono riusciti a raccogliere voti sufficienti e Mps dovrebbe riuscirà a riunire regolarmente l’assemblea per far votare la ricapitalizzazione senza diritti di opzione. Pare sia stato decisivo l’apporto dei fondi esteri, che seguono con attenzione la vicenda e che hanno fatto confluire le loro deleghe verso l’avvocato Dario Trevisan, storico rappresentante degli investitori istituzionali nelle assemblee delle società quotate. Quindi, salvo sorprese dell’ultima ora, l’assemblea che giovedì (24 novembre) dovrà deliberare sull’aumento da 5 miliardi, sarà valida.
Ii piccoli azionisti sono pronti a chiedere in assemblea una revisione nella parte dell’aumento di capitale che prevede, per gli attuali soci, l’assegnazione della tranche junior della cartolarizzazione delle sofferenze ma non l’assegnazione di nuove azioni in opzione. L’argomento è stato illustrato, nel corso di una conference call, all’amministratore delegato del Monte, Marco Morelli da Azione MPS associazione dei piccoli azionisti del Monte dei Paschi aderente al CONAPA.