Morelli e Falciai incontrano la Bce per definire modifiche allo statuto e ritorno alle contrattazioni
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SIENA. Il Monte dei Paschi è pronto al rientro in Borsa tra circa un mese: la quotazione è infatti prevista tra fine settembre e inizio ottobre. Come si ricorderà, le azioni erano state sospese da Consob nel dicembre 2016, a seguito del fallimento del progetto di salvataggio privato della banca. Dopo il rientro a Piazza Affari, Mps dovrà occuparsi del ristoro per gli ex obbligazionisti subordinati retail, secondo quanto concordato con la Commissione europea e la Banca Centrale. Se l’adesione di quanti hanno comprato i prodotti prima del 31 dicembre 2015 sarà integrale, il Tesoro diventerebbe azionista al 70 per cento e potrà rinnovare il cda della banca. La legge Salva-Risparmio prevede che il valore delle nuove azioni emesse dalla banca sia il minore tra il prezzo di riferimento medio degli ultimi 30 giorni di negoziazione e quello determinato sulla base del patrimonio.
La ricostituzione patrimoniale di Mps è stata stimata in 8,1 miliardi: lo stato ci metterà poco meno di 4 miliardi , altri 4 miliardi circa saranno al servizio della conversione dei bond subordinati in azioni. I possessori di bond subordinati Mps potranno aderire a un concambio differenziato: i più rischiosi titoli “Tier 1” saranno convertiti in azioni al 75% del valore nominale, mentre i Tier 2 (posseduti principalmente dai risparmiatori individuali) al 100%. Il “burden sharing” si applicherà ai bond subordinati.
Per quanto riguarda il cda, sembra che Marco Morelli non corra rischi di perdere il posto, invece Alessandro Falciai verrebbe sostituito da uno tra Lorenzo Bini Smaghi e Carlo Salvatori. Resta da vedere se Generali, secondo azionista di Mps con una quota del 4,3 per cento riuscirà ad avere più di un consigliere nel board. Il Leone – come ha dichiarato a Cernobbio Donnet – intende contare in Mps e puntare a crescere.
Intanto presidente e ad hanno un appuntamento con la Bce per fare il punto sulla situazione sull’andamento dei lavori per il ritorno in Borsa di Mps e sulle modifiche allo statuto da proporre nell’assemblea prevista per metà novembre, ma non ancora convocata ufficialmente.