SIENA. Il presidente del Monte dei Paschi, Alessandro Profumo, e l’ad Fabrizio Viola si recheranno a Francoforte giovedì (15 gennaio) per un incontro negoziale con la Bce.Tra i vari temi all’ordine del giorno, anche la lettera pervenuta da Bce il i8 dicembre e risposta da parte della banca, di cui parleranno con il Supervisory board, che ha in corso l’esame degli interventi proposti dal Monte (capital plan) per coprire il deficit patrimoniale di 2,1 miliardi emerso dagli stress test di ottobre, in previsione del via libera definitivo nel consiglio direttivo dell’Eurotower il 4 febbraio. Mps ha chiesto di mitigare il deficit per 390 milioni, ossia la differenza tra gli utili operativi 2014 e quelli stimati da Francoforte nello scenario avverso dello stress test. Pare che la Bce, nella sua piena discrezionalità, potrebbe riconoscere uno «sconto» di 160-170 milioni al deficit ma Profumo e Viola sperano di poter ottenere qualcosa di più. La questione ha un’influenza diretta sull’obiettivo del 14,3% di patrimonio (Cet 1 transitional) indicato nella bozza arrivata dalla Bce, al lordo di circa 3 miliardi di accantonamenti nel bilancio 2014 che il Monte si prepara comunque a fare.
Il giorno successivo all’incontro di Francoforte è in programma il cda del Monte dei Paschi.