L'ad Viola ha incontrato le organizzazioni sindacali
SIENA. Nel pomeriggio di ieri, l’Amministratore Delegato di Banca MPS ha incontrato le Organizzazioni Sindacali per la presentazione preliminare delle linee guida del Piano Industriale 2013/2017, con particolare riferimento alle ricadute sul Personale derivanti dalla sua attuazione. Il nuovo Piano si inserisce sulle previsioni di quello precedente (2012/2015), ipotizzando uscite di organici per complessive 8.000 unità rispetto alle 4.600 inizialmente previste. Questo il dettaglio rappresentato dal Direttore Fabrizio Viola:
– 2.700 uscite già effettuate nel periodo 2011-2013, anche in applicazione dell’Accordo 19/12/2012;
– 1.100 uscite da conseguire tramite la societarizzazione delle attività di back office;
– 600 uscite da attuarsi tramite la cessione del Leasing, Consumit e di attività non strategiche;
– 700 uscite calcolate nel prossimo quadriennio per normale turn-over;
– 2.900 uscite stimate attraverso l’utilizzo del Fondo di solidarietà dall’anno 2014 all’anno 2017.
E’ stato inoltre affermato da parte dell’Amministratore Delegato che l’ulteriore chiusura di 150 sportelli, che vanno a sommarsi alle 400 Filiali già chiuse in base alle previsioni del Piano 2012-2015, verrà gestita, dal punto di vista organizzativo, in analogia a quanto già concordato mediante le intese siglate sinora fra le parti. Relativamente alla drastica diminuzione delle altre spese amministrative (ASA) per ulteriori 155 milioni rispetto ai 285 del precedente Piano ed ai 140 già risparmiati, l’Azienda ha comunicato che intende ridurre a zero le spese discrezionali ed intervenire per ottimizzare le attività di I.T. (verifica contratti di fornitura e consulenze in essere). La stessa chiusura delle Filiali è anche finalizzata a conseguire un forte risparmio di questa voce.
I Segretari Generali delle Organizzazioni Sindacali, collegati in conference call, hanno espresso – unitamente alle Segreterie di Coordinamento presenti all’incontro – grande preoccupazione sia per l’entità degli interventi previsti sugli organici e sui livelli organizzativi aziendali, sia perché la difficile situazione di MPS si colloca in un momento storico in cui ABI, disdettando il CCNL, si è assunta la grave responsabilità di portare il livello delle relazioni sindacali del Settore ai minimi storici. Peraltro la stessa sopravvivenza del Fondo di Solidarietà, sul quale si fondano buona parte delle possibilità di conseguimento degli obiettivi del Piano di Ristrutturazione, è legata alla possibilità di addivenire ad un Accordo di categoria entro il 31 di ottobre 2013. Obiettivo che, allo stato attuale, appare comunque di difficile realizzazione a causa dell’atteggiamento di netta chiusura dell’Associazione Datoriale.
Per tutti questi motivi, ed allo scopo di non comprimere ulteriormente i livelli retributivi del Personale, è stata ribadita da parte sindacale la ferma contrarietà ad attuare uscite obbligatorie e ad utilizzare gli ammortizzatori sociali di settore in una forma finanziata direttamente dai Lavoratori.
Su precisa domanda delle scriventi OO.SS. il Direttore Viola ha escluso con decisione un allargamento del perimetro delle attività da esternalizzare, confermando i numeri (1.100 unità circa) già previsti dall’Accordo 19/12/2012, così come è stata confermata la conclusione del processo di taglio strutturale (150 unità circa) al numero dei Dirigenti presenti in Azienda.
Tutte le ricadute sul Personale derivanti dal Piano Industriale 2013 – 2017 formeranno oggetto di confronto sindacale, come da previsioni del vigente CCNL, a partire dalla seconda metà del mese di novembre e comunque post approvazione della Commissione UE.
Le procedure riguardanti la riorganizzazione, propedeutica alle attività di esternalizzazione, potrebbero, invece, essere attivate nella seconda metà del corrente mese.
LE SEGRETERIE FABI, FIBA UGL UILCA