Nota di Azione Mps sulla vicenda che sta mostrando "tutte le contraddizioni di una normativa farraginosa"
SIENA. Azione Mps, aderente al Conapa, scrive in una nota che “Come ormai noto il Monte dei Paschi di Siena vede 150.000 piccoli azionisti proprietari del 55% della Banca. Si attende di conoscere quali equilibrismi saranno imposti e quali Autorità, nazionali o sovranazionali, politiche o di Garanzia, smetteranno di girarsi dall’altra parte quando verranno pubblicati dati di bilancio che, se confermati quelli già noti dallo scorso febbraio, confermano in oltre 6 miliardi i mezzi propri contabili del Gruppo, che rappresenterebbero, dopo l’eventuale iniezione degli 8,8 miliardi richiesta dalla Vigilanza, il 40% della proprietà e non, come si vocifera, il 5%.
Come anche sottolineato dall’audizione del Presidente Consob presso le Commissioni Parlamentari in sede di conversione del decreto, la vicenda Mps sta evidenziando tutte le possibili contraddizioni di normative farraginose e non coordinate, emesse e gestite da entità che non si parlano. Il tutto, aggiungiamo noi, a spese dei Piccoli Azionisti, i cui risparmi sono invece sempre bene accetti quando vengono avviate privatizzazioni. Aspettiamo di leggere l’Ordine del Giorno dell’Assemblea, confermiamo che negli ultimi 3 mesi nessuno ha ritenuto di considerare i Piccoli azionisti, da noi rappresentati, degni di confronto ed informativa specifica. Diffidiamo gli Organi preposti della Banca dall’avviare una sollecitazione di deleghe presso il pubblico dei Piccoli Azionisti nell’esclusivo interesse dell’azionista Ministero dell’Economia, che con il suo 4% non può subornare la volontà dei piccoli Azionisti proprietari del 55%. In tal caso, Azione Mps ne trarrà le dovute conseguenze”, conclude la nota