La crescita del titolo motivata dall'adesione dei soci all'aumento di capitale
SIENA. Una società di Hong Kong, Nit Holdings Limited, ha detto di avere fatto a Mps un’offerta del valore di 10 miliardi per “la ristrutturazione del capitale”. La notizia era stata smentita dal Monte dei Paschi (ma l’avvocato Luca Capecchi dice che la circostanza dell’avvenuta consegna gli è stata confermata telefonicamente dalla segreteria della direzione generale) ed oggi Consob ha deciso di indagare per una eventuale manipolazione.
Oggi (4 novembre) il titolo è cresciuto in Borsa del 5,35 per cento, soprattutto per effetto dell’annuncio che i principali soci della banca sono disponibili ad aderire all’aumento di capitale.
“Ora non le so rispondere”, ha detto Marcello Clarich, presidente della Fondazione Mps, a margine della presentazione del nuovo consulente artistico dell’Accademia musicale chigiana, alla domanda dei giornalisti che gli chiedevano se la Fondazione era intenzionata a partecipare all’aumento di capitale di Banca Mps. Per avere tutti gli elementi di giudizio la Fondazione ha scelto come advisor Credito Fondiario. Clarich ha sottolineato che “se aderiamo all’aumento concentriamo ancora di piu’ il patrimonio della Fondazione nella banca, se non lo facciamo avremo una perdita nella partecipazione”. Clarich ha aggiunto inoltre che bisogna capire “come fare per rendere più pesante la nostra partecipazione del 2,50% in banca Mps”.
Per Icbpi, il titolo “resterà fortemente volatile anche nei prossimi mesi, scontando la nuova richiesta di mezzi freschi ai soci, le ricadute sul bilancio 2014, le operazioni di smontamento delle componenti più rischiose dell’attivo e il possibile interesse alla maggioranza del capitale da parte di qualche gruppo estero”. Exane approva le misure di Mps sullo shortfall da 2,11 miliardi e alza la raccomandazione ad “outperform”. “Il titolo è sceso troppo e il 2014 dovrebbe mettere la parola fine alle ristrutturazioni di bilancio”.
“Ora non le so rispondere”, ha detto Marcello Clarich, presidente della Fondazione Mps, a margine della presentazione del nuovo consulente artistico dell’Accademia musicale chigiana, alla domanda dei giornalisti che gli chiedevano se la Fondazione era intenzionata a partecipare all’aumento di capitale di Banca Mps. Per avere tutti gli elementi di giudizio la Fondazione ha scelto come advisor Credito Fondiario. Clarich ha sottolineato che “se aderiamo all’aumento concentriamo ancora di piu’ il patrimonio della Fondazione nella banca, se non lo facciamo avremo una perdita nella partecipazione”. Clarich ha aggiunto inoltre che bisogna capire “come fare per rendere più pesante la nostra partecipazione del 2,50% in banca Mps”.
Per Icbpi, il titolo “resterà fortemente volatile anche nei prossimi mesi, scontando la nuova richiesta di mezzi freschi ai soci, le ricadute sul bilancio 2014, le operazioni di smontamento delle componenti più rischiose dell’attivo e il possibile interesse alla maggioranza del capitale da parte di qualche gruppo estero”. Exane approva le misure di Mps sullo shortfall da 2,11 miliardi e alza la raccomandazione ad “outperform”. “Il titolo è sceso troppo e il 2014 dovrebbe mettere la parola fine alle ristrutturazioni di bilancio”.
Continuano anche le voci su fusioni, acquisizioni e simili, ma “Non stiamo analizzando Mps” e “non abbiamo avuto contatti in merito a questo”, ha dichiarato Javier Marin, ceo di Santander rispondendo, nel corso della conference call sui risultati, a una domanda su un interesse per Mps, aggiungendo invece che Santander guarda al Portogallo. Hanno già smentito interesse sul Monte: Intesa SP, Ubi, Unicredit e Bnp Paribas che in Italia controlla Bnl.
Per alcuni analisiti è possibile che la ristrutturazione del capitale (se ne parlerà nel cda di Mps, convocato per domani 5 novembre) con una manovra successiva che porterà ad una integrazione con una realtà medio piccola italiana o un grande soggetto internazionale.