SIENA. L’ad di Mps Marco Morelli, il direttore finanziario Francesco Mele e i banker di JP Morgan e Mediobanca sono in Medio Oriente per sondare la disponibilità dei fondi del Qatar, Kuwait ed Emirati Arabi a sostenere in maniera importante l’aumento di capitale da 5 miliardi della banca.
In settimana dovrebbe essere aperta la data room a favore degli investitori ma non di Corrado Passera che (vedi) ha rinunciato a proseguire nell’operazione. Tra un paio di settimane Morelli dovrebbe recarsi a Singapore per parlare col fondo Temasek, attuale socio di Remo Ruffini in Moncler.
Gli advisor Jp Morgan e Mediobanca sarebbero al lavoro sulla struttura del prestito e quasi tutti gli istituti già presenti nel consorzio di pre-garanzia si sarebbero detti disponibili a intervenire nell’operazione di bridge financing da 6 miliardi che servirà per avviare il deconsolidamento dei 27,7 miliardi di sofferenze lorde di Mps e consentirà di completare il processo prima della concessione della garanzia pubblica (Gacs), attesa per i primi mesi del 2017.
L’obiettivo è definire la struttura dell’operazione per lanciarla dopo l’assemblea straordinaria del 24 novembre. Il consorzio di garanzia per l’aumento di capitale, sono attualmente previsti come global e co-global coordinator Jp Morgan, Mediobanca, Santander, Credit Suisse, Deutsche Bank , Merrill Lynch e Citigroup.