Ma accetta la diminuzione di stipendio e l'ha detto nell'audizione alla Commissione Finanze di Camera e Senato
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SIENA. L’amministratore delegato del Monte dei Paschi, Marco Morelli, nel corso di un’audizione alle commissioni congiunte Finanze di Camera e Senato sul decreto che disciplina il salvataggio della banca, ha confermato che il nuovo piano industriale della banca sarà presentato in Europa “entro i primi giorni di febbraio” con l’obiettivo di chiudere il confronto e consentire l’intervento dello Stato “in poche settimane”. “Apriremo nei prossimi giorni l’interlocuzione con l’Unione europea – ha spiegato – per definire un piano industriale che dia poi tecnicamente la possibilità al governo italiano di intervenire”.
Il nuovo piano industriale di MPS si svilupperà considerando anche “la temporaneità dell’intervento dello Stato. La banca per rilanciarsi deve tornare a fare la banca”, ha spiegato Morelli, aggiungendo che si partirà dai 2.450 esuberi e dal taglio di 500 sportelli già indicati lo scorso ottobre.
Morelli dice anche che può rinunciare a una parte degli 1,4 milioni di stipendio, come chiedono i sindacati dei bancari e come suggeriscono i precedenti internazionali di salvataggi pubblici di altre banche. “Resto se mi riducono lo stipendio? Assolutamente sì. Onoro l’impegno perché credo che il rilancio della banca sia possibile”. E ha continuato: “Preferisco che mi venga ridotto lo stipendio in maniera molto pesante, ma che vengano tutelate delle figure di management che per la banca sono importanti, che qualora la banca perdesse creerebbe un danno in prospettiva anche al prossimo azionista“.