Dircredito pungola il Monte sugli stipendi dei top manager
SIENA. Abbiamo atteso nella vana speranza che le voci comparse sulla stampa (specializzata e non) relative alla bocciatura del Piano Industriale MPS a causa della mancata riduzione degli stipendi dei top manager venissero seccamente smentite dall’Azienda. In realtà c’è stata una risposta del Presidente Profumo, ma molto tiepida e non di smentita.
Nel frattempo continuano a circolare le voci di chiusura di centinaia di sportelli, del numero sempre più crescente degli esuberi, di ipotesi di altre esternalizzazioni e di un fondo di accompagnamento alla pensione di 5 anni, da rinnovare ogni anno, obbligatorio, che relegherebbe in “pensione” anticipata i colleghi, ma con un importo mensile nettamente inferiore alla pensione stessa (pare poco più del 50% dello stipendio).
Tutto questo appare gravissimo, tanto più di fronte alla manifestata dimostrazione di cupidigia ed avidità del nostro top management che ha fatto rinviare l’approvazione del P.I. per mere questioni economiche: insignificanti quando si abbattono sulle tasche già saccheggiate degli incolpevoli dipendenti, ma molto significative quando il “salasso” devono subirlo loro.
Loro, quelli che guidano la banca verso una redditività negativa semestre dopo semestre, che hanno creato un clima invivibile in azienda, quelli che abdicano alla funzione creditizia cercando sfogo nella…” banca che non c’era”. Ma non c’è bisogno, basta che continuino così qualche altro mese e anche il Monte diventerà.. la Banca che non c’è più…
Comunque tutto questo non placa le spinte esterofile nella ricerca dei nuovi partner ed in questi giorni voci di possibili partnership extraeuropee si diffondono nei corridoi di palazzo Salimbeni.Forse si vuole vendere oramai soltanto il “Brand”, la storia, il prestigio, sacrificando, per favorire la distruzione finale, e l’acquisizione dei nuovi soci, migliaia di dipendenti.
Crediamo che questa bocciatura del Piano, se veramente è avvenuta a causa degli stipendi di chi ci guida sia, più che la bocciatura del Piano, la loro bocciatura, la bocciatura di chi, pur non riuscendo a risollevare le sorti della Banca persegue il mantenimento di stratosferici guadagni.
Il grande Totò diceva: “signori si nasce!”, ma pensiamo purtroppo che molti, troppi, tra le alte sfere del Monte “..molto modestamente non lo nacquero…”.
Segreteria OdC Dircredito MPS
Nel frattempo continuano a circolare le voci di chiusura di centinaia di sportelli, del numero sempre più crescente degli esuberi, di ipotesi di altre esternalizzazioni e di un fondo di accompagnamento alla pensione di 5 anni, da rinnovare ogni anno, obbligatorio, che relegherebbe in “pensione” anticipata i colleghi, ma con un importo mensile nettamente inferiore alla pensione stessa (pare poco più del 50% dello stipendio).
Tutto questo appare gravissimo, tanto più di fronte alla manifestata dimostrazione di cupidigia ed avidità del nostro top management che ha fatto rinviare l’approvazione del P.I. per mere questioni economiche: insignificanti quando si abbattono sulle tasche già saccheggiate degli incolpevoli dipendenti, ma molto significative quando il “salasso” devono subirlo loro.
Loro, quelli che guidano la banca verso una redditività negativa semestre dopo semestre, che hanno creato un clima invivibile in azienda, quelli che abdicano alla funzione creditizia cercando sfogo nella…” banca che non c’era”. Ma non c’è bisogno, basta che continuino così qualche altro mese e anche il Monte diventerà.. la Banca che non c’è più…
Comunque tutto questo non placa le spinte esterofile nella ricerca dei nuovi partner ed in questi giorni voci di possibili partnership extraeuropee si diffondono nei corridoi di palazzo Salimbeni.Forse si vuole vendere oramai soltanto il “Brand”, la storia, il prestigio, sacrificando, per favorire la distruzione finale, e l’acquisizione dei nuovi soci, migliaia di dipendenti.
Crediamo che questa bocciatura del Piano, se veramente è avvenuta a causa degli stipendi di chi ci guida sia, più che la bocciatura del Piano, la loro bocciatura, la bocciatura di chi, pur non riuscendo a risollevare le sorti della Banca persegue il mantenimento di stratosferici guadagni.
Il grande Totò diceva: “signori si nasce!”, ma pensiamo purtroppo che molti, troppi, tra le alte sfere del Monte “..molto modestamente non lo nacquero…”.
Segreteria OdC Dircredito MPS