Fabi, First Cisl, Cgil Fisac, Ugl Credito, Uilca, Unisin esprimono dubbi sul progetto
![](https://www.ilcittadinoonline.it/wp-content/uploads/2017/09/widiba22.jpg)
SIENA. Per riposizionare il Monte dei Paschi è stato deciso che 500mila clienti saranno trasferiti alla banca on line Widiba del gruppo Mps. La comunicazione è stata fatta dalla dirigenza alle organizzazioni sindacali, specificando che il Progetto Rondine (così è stata chiamata l’operazione) richiederà un notevole spostamento di risorse umane all’interno dell’istituto. La banca prevede un fabbisogno di 64 persone a regime, di cui 15 interessate dalla prima fase. I lavoratori di Banca Mps si trasferiranno su base volontaria nelle sedi di lavoro di Milano, Lecce e Siena. Entro l’anno migreranno on line circa 60mila clienti, secondo la tempistica definita da Mps, che prevede tre fasi.
L’operazione dovrebbe servire a limitare i costi del servizio (sfruttando la propensione dei clienti al self banking), diminuire il rischio di abbandono da parte dei correntisti e recuperare quote sul mercato come gruppo.
In una nota congiunta Fabi, First Cisl, Cgil Fisac, Ugl Credito, Uilca, Unisin esprimono alcuni dubbi sul progetto: “Abbiamo espresso all’Azienda le nostre perplessità in merito ad alcuni aspetti dell’operazione: ci preoccupa in primo luogo – nonostante si tratti di una iniziativa all’interno del Gruppo Monte Paschi – il numero elevato, in termini assoluti e percentuali della clientela oggetto di trasferimento. Altro elemento di criticità è rappresentato dal mancato coinvolgimento della Rete nella individuazione dei rapporti da trasferire a Banca Widiba; da ciò scaturisce evidentemente il rischio di selezionare il target di clientela in modo non coerente con le finalità dell’iniziativa. Resta infine da verificare la compatibilità di questo progetto con altri, interni alla Banca, attualmente in corso (vedi Banca Più e Banca Digitale) con finalità analoghe sul medesimo segmento commerciale”.