A dirlo Vittorio Mazzoni della Stella, ex-presidente dell'istituto
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SIENA. Vittorio Mazzoni della Stella, ex-presidente e vicepresidente del Monte dei Paschi e sindaco della città dal 1983 al 1990 è certo che “L’unica strada è commissariare la banca, fare pulito fino in fondo, renderla totalmente trasparente”. Mazzoni della Stella si schiera con l’avvocato Paolo Emilio Falaschi, azionista di minoranza e legale di un centinaio di piccoli soci, che già aveva indicato la strada dell’amministrazione controllata in una lettera inviata alla Bce il 27 luglio scorso. “Altrimenti – si interroga l’ex presidente – chi sottoscriverà gli ulteriori aumenti di capitale? Quelli che ormai da anni in maniera compulsiva vengono riproposti?”.
Rocca Salimbeni, sede della banca più vecchia d’Europa, destinata a diventare un museo? “Non ne sono sicuro, ma spero di no, soprattutto per la salvaguardia di tutti i dipendenti dell’istituto”.
“E’ una tragedia della ditta. E’ colpa del Pci-Pds-Ds e Ulivo” e sottolinea che gli altri partiti in passato hanno avuto per lo più solo ruoli marginali.
L’ex presidente punta inoltre il dito contro la gestione di Giuseppe Mussari. “Ma ora la strada da seguire è un’operazione di commissariamento, con un chiarimento totale sull’erogazione dei crediti. Poi, chi ha da pagare pagherà. Così – conclude – sarà anche più facile per l’Europa e per la Bce consentire interventi pubblici”.