Al Road Show dell'Abi presidio dei lavoratori contro le esternalizzazioni e la disdetta degli accordi sindacali
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di Red
SIENA.Un altro segnale di contestazione alla vecchia e nuova “guardia politica” che gestisce la banca MPS. Dopo la contestazione mantovana a Profumo, davanti all’Hotel Tiziano di Lecce è stato organizzato un presidio che ha atteso l’ex presidente Mussari, che in qualità di numero uno dell’Abi è arrivato in città per il road Show ABI in programma il 26 e 27 ottobre.
“Una protesta forte, significativa. Un grido d’allarme per lanciare un segnale che non deve essere dimenticato. Un presidio in cui, con la partecipazione di tanta gente unita dalla solidarietà e da un unico obiettivo, si è voluto ribadire che quello che crea ricchezza e valore per un Territorio, per il Paese e per il Mondo non è la forza del capitale e del profitto, ma quella del Lavoro”. Firmato: le Segreterie Provinciali di Lecce DIRCREDITO, FABI, FIBA/CISL, FISAC/CGIL, UIL.CA, SINFUB, insieme alle Segreterie Confederali di CGIL, CISL e UIL e alle Rappresentanze Sindacali Aziendali di Banca MPS. Gli organizzatori della protesta hanno spiegato in un comunicato i motivi: “Lo spirito del Road Show sarebbe quello di ‘avvicinare le banche a Istituzioni, Imprese e cittadini e favorire così occasioni d’incontro con il Territorio’. L’ABI dichiara di voler coinvolgere, nella prima giornata, gli studenti per ‘una lezione interattiva che spiegherà ai giovani come sarebbe il mondo senza le banche’. Sicuramente si tratta di un’iniziativa lodevole, soprattutto in un momento in cui la finanza e le banche sono chiamate a svolgere un ruolo sociale e a perseguire strategie sempre più orientate alla Responsabilità Sociale di Impresa. In questo ambito, però, sarebbe altrettanto importante spiegare e far capire ai giovani, che rappresentano il futuro del nostro Paese, non ‘come sarebbe il mondo senza le banche’, ma come è e potrebbe diventare il mondo se il lavoro continuerà ad essere svuotato dei propri diritti e della propria dignità”.
“Il Presidente Mussari, attualmente Presidente dell’Abi, ma precedentemente Presidente della Banca Monte dei Paschi di Siena, dovrebbe spiegare ai ragazzi che, in un Paese civile, prestare fede agli impegni contrattualmente assunti rappresenta, oltre che un obbligo giuridico, anche un dovere etico e morale che vincola reciprocamente le parti” si legge nel comunicato: “in questi due giorni, l’ABI potrebbe ‘avvicinare la città’, di cui i Lavoratori rappresentano un pezzo importante, chiarendo come mai la Banca Monte dei Paschi di Siena, sua associata, nel Piano Industriale 2012/2015, prevede un progetto di esternalizzazione che coinvolge oltre 400 Lavoratori sul Territorio di Lecce, con il rischio per gli stessi di essere ceduti in società al di fuori del Gruppo e senza la garanzia del CCNL del credito. Riteniamo che questa sia l’occasione giusta per chiarire, alla presenza delle Istituzioni, come questo progetto si concili con il recente rinnovo del CCNL, dove si contempla il processo esattamente opposto, ovvero il rientro delle attività, in precedenza trasferite all’esterno, attraverso l’insourcing. Il Presidente Mussari dovrebbe pensare che, tra quei ragazzi, ai quali si propone di spiegare ‘come sarebbe il Mondo senza le banche’ ci potrebbe essere il figlio o la figlia di qualche Lavoratore da ‘esternalizzare’ o penalizzato in altro modo dal sistema”.
Non manca poi l’appello alle istituzioni locali, le uniche in grado di contrattare con il vertice di MPS, che è politico e che sopravvive solo grazie agli aiuti di stato indiretti chiamati Monti bond: “Alle Istituzioni, coinvolte nell’iniziativa (la Regione Puglia nella persona del Presidente Nichi Vendola, la Provincia, nella persona del Presidente Antonio Gabellone, il Comune di Lecce, nella persona del Sindaco, Paolo Perrone, il prefetto di Lecce, S.E.Giuliana Perrotta) che per loro natura rappresentano ‘i garanti’ del rispetto delle regole, chiediamo di intervenire con il loro peso nella vertenza MPS, per far capire all’ABI che gli impegni assunti in sede contrattuale devono essere rispettati. Chiediamo che le Istituzioni spingano per la riapertura delle trattative con i Coordinamenti nazionali MPS, partendo dalle proposte concrete, già avanzate dal Sindacato sulla riduzione dei costi strutturali e del personale, come strada alternativa alle esternalizzazioni”.