"Solo dalla verità si può davvero ripartire"

SIENA. Uno dopo l’altro cadono tutti i veli che hanno coperto il sistema di potere che ha portato alla rovina economica e morale la nostra città. Rovistando nella cassaforte del Monte dei Paschi i nuovi amministratori hanno trovato contratti suicidi su prodotti finanziari derivati che fanno crescere ancora le ingenti perdite nella gestione della banca. E non è detto che la storia sia finita qui. La notizia fa crollare il titolo in borsa ma provoca anche le dimissioni dell’ex presidente Mussari dalla presidenza dell’Associazione Bancaria Italiana.
I vessilliferi del sistema di potere cittadino, Ceccuzzi ricandidato a Sindaco e Bezzini presidente della Provincia, tentano di difendere l’indifendibile scendendo in campo con dichiarazioni ed interviste nelle quali affermano, impudicamente, di aver voluto per primi avviare il cambiamento introducendo la famigerata “discontinuità”. Questo è un velo troppo sottile, che non nasconde precise e dirette responsabilità.
Ricordiamo, a vantaggio di chi avesse la memoria corta, che è stato Franco Ceccuzzi in persona a volere Giuseppe Mussari prima presidente della Fondazione MPS, poi Presidente della Banca. Ricordiamo che Ceccuzzi fu tra i più solleciti anche a tessere sperticate lodi della più spregiudicata operazione mussariana, l’acquisto di Antonveneta. Quando poi emerse l’entità del disastro compiuto, si guardò bene dal chiederne la rimozione dall’incarico di Presidente della Banca, aspettando invece la fine naturale del mancato. La sostituzione avvenne poi con una sua pesante ingerenza sull’autonomia della Fondazione, e soprattutto imponendo nomi graditi al potere romano, di cui Ceccuzzi ha sempre cercato la copertura.
Ora che l’attore principale esce di scena, il regista cerca di scaricare su di lui tutte le responsabilità. Si tratta di un giochetto troppo facile per essere accettato. Ora più che mai, se vogliamo dare alla città il coraggio di riprendere una prospettiva di sviluppo così brutalmente interrotta, occorre fare un’operazione verità a tutto campo. Le responsabilità vanno accertate ed individuate tutte, quelle formali come quelle politiche.
La magistratura è al lavoro e sul suo operato abbiamo piena fiducia. Non mancherà di trovare riscontri a tutto ciò che ormai è voce di popolo. Non avrà ad esempio bisogno di farsi suggerire di andare a spulciare i bonifici internazionali fatti da MPS al momento dell’acquisto di Antonveneta, per verificare se i destinatari di quel fiume di denaro fossero coloro che ne avevano titolo.
Potrebbe emergere anche che l’attacco al Monte dei Paschi non è solo il frutto della megalomania di un Mussari qualsiasi, ma il disegno preordinato di forti poteri economici e politici nazionali che hanno trovato nel groviglio perverso che ha governato la nostra città i complici e gli esecutori materiali di un vero e proprio delitto compiuto ai danni di un patrimonio costruito dai senesi nella loro lunga storia di autonomia e indipendenza.
Solo dalla verità si può davvero ripartire. Ed in primo luogo ai cittadini spetta il compito di trovare il coraggio di cambiare pagina.
Circolo Città Domani – Sinistra per Siena – Rifondazione Comunista – Circolo Viro Avanzati – Siena si muove – Italia dei Valori – Circolo Peppino Impastato – Partito Comuniti Italiani