Riguarda l'ottimizzazione delle attività amministrative, contabili e ausiliarie
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SIENA. Dopo il balletto di dichiarazioni tra la banca Mps e il sindacato dei lavoratori dell’azienda, la Lega Nord, tramite il deputato Gianni Fava, ha presentato un’interrogazione al Ministro del Lavoro, Elsa Fornero. Oggetto dell’atto è il “Progetto di ottimizzazione delle attività amministrative, contabili e ausiliarie” dell’Mps «che – sottolinea l’onorevole Fava –, altro non è se non l’ennesimo progetto di riorganizzazione con la previsione di ridurre il personale». È proprio a tutela dei lavoratori che Fava chiede al ministro «se non intenda convocare un tavolo con le parti interessate per trovare una soluzione al fine di salvaguardare i posti di lavoro, difficilmente riassorbibili in un periodo di enorme crisi come quello che sta vivendo il Paese».
«La riduzione del costo del personale della Banca – aggiunge il deputato del Carroccio – non aiuta in alcun modo ad alimentare le speranze per una soluzione positiva della vicenda. Che dire, poi, dell’ipotesi di esternalizzazione dei dipendenti con oltre 20 anni di anzianità al fine di risparmiare circa 80milioni, mentre, dall’altra parte, si vara un ulteriore aumento di capitale da un miliardo di euro. Tutto questo – commenta Fava – è a dir poco contraddittorio».
A fare eco alle dichiarazioni di Fava è Francesco Giusti, segretario comunale della Lega Nord Siena, che invece sottolinea «l’inerzia con cui la Banca agisce alle internalizzazioni, consulenze esterne da parte di società scelte con criteri ben lontani dall’efficacia commerciale e non considerando che tanta macelleria sociale è inutile e lontana dalla ripresa dello spread sui titoli decennali. Basti pensare che la risalita di uno 0,3% sui quasi 30miliardi detenuti per investimento pesa per oltre 90miliardi. Servono – termina Giusti – vertici apicali, capaci di decidere e non di imporre».