Vuole chiedere un'azione di responsabilità nei confronti del precedente vertice
Per sapere le altre date è possibile consultare il sito www.leganordsiena.it. La petizione potrà essere firmata anche presso la sede di Siena della Lega Nord Toscana in via Simone Martini 84. Per ulteriori informazioni è possibile contattare il 338-5283258 o lo 0577-223802 (email leganordsiena@teletu.it). Inoltre, su Facebook è stato creato un evento, visitabile all’indirizzo www.facebook.com/events/359457087473625/.
«Abbiamo il dovere – scrivono in una nota dalla Lega Nord Siena – di reagire all’attuale situazione. La gestione totalmente autoreferenziale delle Istituzioni, operata dal Pd, ha portato, dopo il pesantissimo deficit dell’Università, alla distruzione di patrimonio della Banca e della Fondazione Mps. È dinanzi a questo dato di fatto, che qualcuno vorrebbe far pesare sui lavoratori, che la Lega reputa non più rimandabile l’azione di responsabilità nei confronti di Mussari e Vigni per la gestione della Banca».
Gli esponenti del Carroccio, inoltre, chiedono «chiarezza sulla scellerata operazione Antonveneta, della quale, assieme agli amici di Pietra Serena ed alle Liste Civiche Senesi, da anni chiediamo di rendere noto il contratto e tutte le operazioni ad esso collegate. Se non c’è chiarezza sul passato, ogni presa d’atto degli errori fatti è inutile e non permette di guardare con serenità e fiducia al futuro. È doveroso ricordare che la Lega di Siena, fin dal 2007, tramite i suoi esponenti locali e nazionali è intervenuta in tutte le sedi istituzionali (anche nelle assemblee Mps insieme a semplici cittadini azionisti), per denunciare con forza i rischi connessi all’acquisizione dell’Antonveneta, con particolare riferimento alle modalità ed al prezzo di acquisto, in particolar modo in assenza della necessaria due diligence e senza clausole di salvaguardia. La nostra città – terminano –, prima di pensare al futuro, ha bisogno di troncare con il passato, e deve individuare le precise responsabilità del disastro. Nella Siena del futuro non ci deve essere spazio per chi ha fatto parte, in qualsiasi forma, del fallito “Sistema Siena”».