Mancini: "Un grande sforzo economico. Il Monte deve fare scelte rapide e coraggiose"
SIENA. La fondazione Montepaschi nel prossimo futuro, nella prospettiva dell’aumento di capitale “dovrà compiere indubbiamente un grande sforzo economico, ma non si sottrarrà all’impegno preso con le istituzioni e la comunità senese e toscana per difendere l’autonomia del gruppo, la sua non scalabilità e il suo stretto legame con il territorio”. Lo ha sottolineato nel suo intervento all’assemblea dei soci per l’approvazione del bilancio 2010 Gabriello Mancini, presidente dellafFondazione Montepaschi, azionista di maggioranza della banca.
”Se il bene più prezioso per tutti è la solidità della banca, questo valore deve essere non solo affermato e ribadito, ma soprattutto concretamente realizzato. Se tutto questo è vero, è pur vero che il Monte deve prendere coscienza della necessità di scelte rapide e coraggiose”.
“Dopo tanti sforzi – ha affermato tra le altre cose Mancini – è assolutamente improcrastinabile un ritorno della Banca ad una maggiore e più solida redditività che porti ad un’adeguata politica di remunerazione del capitale investito dagli azionisti. Non tutti i soci hanno risorse illimitate”. Per il presidente della fondazione Montepaschi “quello che andiamo ad approvare” è un bilancio “ancora in chiaroscuro ma certamente posto sulla strada della completa uscita dalla crisi di questi anni”. Mancini ha ricordato come “ancora una volta l’ente che rappresento si sia sempre speso e continui a spendersi per la continuità della crescita del Monte in un’ottica di radicamento con il territorio e di creazione di sostenibile di valore nel medio e nel lungo termine”.
”Se il bene più prezioso per tutti è la solidità della banca, questo valore deve essere non solo affermato e ribadito, ma soprattutto concretamente realizzato. Se tutto questo è vero, è pur vero che il Monte deve prendere coscienza della necessità di scelte rapide e coraggiose”.
“Dopo tanti sforzi – ha affermato tra le altre cose Mancini – è assolutamente improcrastinabile un ritorno della Banca ad una maggiore e più solida redditività che porti ad un’adeguata politica di remunerazione del capitale investito dagli azionisti. Non tutti i soci hanno risorse illimitate”. Per il presidente della fondazione Montepaschi “quello che andiamo ad approvare” è un bilancio “ancora in chiaroscuro ma certamente posto sulla strada della completa uscita dalla crisi di questi anni”. Mancini ha ricordato come “ancora una volta l’ente che rappresento si sia sempre speso e continui a spendersi per la continuità della crescita del Monte in un’ottica di radicamento con il territorio e di creazione di sostenibile di valore nel medio e nel lungo termine”.