L'inchiesta si sposta sul derivato Santorini
MILANO. La Procura di Milano, dopo Nomura, indaga anche Deutsche Bank ed il manager Ivor Dunbar, ex-responsabile del global capital markets, accusato di aggiotaggio e false comunicazioni sociali.
Come scrive il Sole 24Ore, il derivato incrimato è Santorini, sottoscritto da Mps nel 2002 e poi ristrutturato nel 2008, che ha causato perdite per 700 mln nei conti di Montepaschi. Mps ha trovato un accordo con DB, pagando una transazione da 200 mln
Per quanto gli inquirenti lo ritenessero un contratto ambiguo epericoloso, spiega il giornale, a Siena i pm non hanno mai maturato la decisione sul fronte penale, forse in attesa di capire cosa accadeva nel procedimento contro Nomura. Adesso le riserve sono state sciolte in procura a Milano: sebbene il derivato tedesco sia stato chiuso, i reati penali rimarrebbero.
La banca tedesca ha confermato in un comunicato l’inchiesta: “La procura di Milano ha in corso un’inchiesta che comprende transazioni che abbiamo concluso con Banca Monte dei Paschi di Siena nel 2008. Stiamo collaborando con queste indagini”.
Moody’s ha tagliato il rating di Mps a B3 da B1, con outlook negativo ed in una nota spiega che “Il profilo di credito di Mps resta debole. Al dicembre 2014 i prestiti con problemi rappresentavano quasi la metà del libro prestiti della banca”. “La redditività di Mps resta debole – ha evidenziato l’agenzia -, prevedendo che il “il costo del rischio per Mps resterà alto” nel contesto economico italiano e per Mps non sarà facile raggiungere un adeguato livello di redditività netta quest’anno. “L’outlook sui rating ‘deposit e senior unsecured’ è negativo, riflettendo le sfide che Mps dovrà affrontare nel 2015 e nel 2016. La redditività e la qualità degli asset di Mps resterà sotto pressione nei prossimi dodici mesi”.