Non c'è alcunché di religioso, anzi, l'operazione si basa sul vil denaro. Tanto
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SIENA. Inizia lunedì (28 novembre) la conversione volontaria delle obbligazioni, che terminerà il 2 dicembre. Non sarà un percorso facile. Mps si attende dei risultati concreti dai 4 miliardi in offerta; l’ad Morelli si è mantenuto prudente ed è partito con una valutazione di un miliardo, ma aspetterà di vedere come sarà l’andamento dei primi due giorni.
Già mercoledì (30 novembre) pare sia calendarizzata una riunione del cda per decidere se inserire nella conversione anche il Fresh (per il quale sono attualmente in corso trattative con Attestor, che pare intenzionata a salire nelle quote di Mps) per circa un miliardo. Intanto si è sparsa la notizia che il Qia (il fondo del Qatar) avrebbe dimezzato la propria offerta di partecipazione a 750 milioni. Se ne saprà di più dopo il road show che riprenderà domani e nel quale sono compresi incontri – oltre che con Qia – con altri quattro fondi di investimento che potrebbero trattare quote intorno ai 200 milioni ciascuno. Silenzio d’obbligo sui nomi, dato che sono stati firmati dei patti di riservatezza. Morelli e gli advisor Mediobanca e JP Morgan sono in partenza, poi si saprà.
Il 5 dicembre il board di Montepaschi si riunirà di nuovo per discutere presumibilmente dell’impegno degli anchor investor e del consorzio di garanzia per l’aumento. La ricapitalizzazione dovrebbe partire tra il 7 e l’8 di dicembre per concludersi entro Natale.