Nulli i contratti fuori sede dei prodotti MyWay e 4You, partono i rimborsi ai clienti
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Decine di migliaia di risparmiatori, nei primi anni 2000, furono ingannati dai piani finanziari MyWay e 4You, venduti da banca MPS. Gli ignari clienti pensavano di mettere da parte dei soldi ai fini di previdenza integrativa ed invece si erano ritrovati con un mutuo da pagare obbligatoriamente, con cui venivano acquistate obbligazioni del Gruppo MPS e fondi comuni d’investimento sempre del gruppo MPS a prezzi ritenuti fuori dal normale, se non folli.
Così il gruppo MPS vendeva mutui e dall’altra si finanziava e vendeva fondi comuni d’investimento, guadagnando tre volte e consegnando al cliente un semplicissimo piano d’accumulo di capitale che, se l’avessero compreso, quasi certamente non avrebbero sottoscritto. Di conseguenza, oggi decine di migliaia di contratti sono nulli. Poco meno di 10 anni dopo la denuncia dei fatti e dopo centinaia di azioni legali a questo risultato definitivo è giunta la sentenza definitiva della Cassazione civile sez I, la n. 1584 del 3 Febbraio 2012 che “dichiara nulli i contratti sottoscritti fuori sede, come era evidente fin dall’inizio”. Il collocamento fuori sede riguarda i contratti finanziari fatti con promotori finanziari, e anche quello che i dipendenti bancari andavano a sottoscrivere presso gli uffici dei clienti più importanti.
La nullità è la massima sanzione giuridica possibile per un contratto. Vuol dire che è come se il contratto non fosse mai esistito e quindi anche tutte le transazioni che banca MPS ha voluto fare, con il beneplacido di molte associazioni di consumatori, nei famigerati “tavoli di conciliazione” che secondo i dati ufficiali hanno riguardato circa lo 0,8% dei sottoscrittori, sono nulle.
Con questa sentenza di Cassazione tutti i sottoscrittori di MyWay collocati attraverso promotori finanziari e tutti i sottoscrittori di contratti “4You” sottoscritti con dipendenti bancari fuori dagli uffici bancari possono chiedere il rimborso di tutte le rate pagate con gli interessi legali (che incidono per circa il 15% del capitale versato). Per richiedere il rimborso è necessario inviare una raccomandata A/R di messa in mora, considerando che non esiste in merito (la nullità di un contratto) una prescrizione.