Banca e Mef lavorano al piano di ristrutturazione
SIENA. Sono in arrivo a Siena gli ispettori della Bce per verificare i conti di Mps, anche se l’intervento è definito di routine, ed è in calendario dal 23 gennaio in poi.
Intanto il governo sta elaborando il decreto attuativo che conterrà le modalità attuative concrete di entrata nel capitale della banca come socio di maggioranza. Le commissioni finanze di Camera e Senato saranno ancora impegnate nelle audizioni relative a Mps: mercoledì 18 è atteso a Roma l’ad Marco Morelli, che sarà ascoltato all1 15,15, dopo Ignazio Angeloni, membro del Consiglio di sorveglianza della Bce (sulla materia della tutela del risparmio nel settore creditizio) tteso per le ore 14. Il giorno successivo Giuseppe Vegas (Consob) potrebbe riferire sui tempi di ritorno alle contrattazioni del titolo senese. Nella stessa giornata a Siena è prevista la riunione del cda di Mps.
Il top managemenet del Monte dei Paschi sta lavorando, di concerto con il Mef, al nuovo piano di ristrutturazione da presentare all’Europa. Per prima cosa, però, è necessario che sia varato il decreto per la garanzia sulle nuove emissioni della banca, utili da limitare la fuga dei correntisti.
Il piano di lavoro prevede di terminare il percorso in due o tre mesi per far sì che lo Stato possa, entro maggio, dare il via all’operazione di ricapitalizzazione precauzionale e diventare l’azionista di riferimento con il 70 per cento di capitale. Accanto a ciò, l’altro tema spinoso è quello delle sofferenze, nella cui soluzione potrebbe rientrare il fondo Atlante con le risorse rimaste dopo l’intervento sulle good bank e Veneto banca e Popolare di Vicenza. Le ipotesi allo studio solo la cessione delle sofferenze, la loro svalutazione, la separazione con un veicolo ad hoc o il mantenimento in portafoglio.