di Augusto Mattioli
SIENA. Un’assemblea straordinaria dei soci del Montepaschi, conclusasi in tempi veloci, ha approvato questa mattina, con una percentuale del 99,9 per cento dei soci presenti, la fusione per incorporazione di Banca Agricola Mantovana in Banca Mps, che ne detiene la totalità delle azioni.
Un'operazione che, secondo il presidente Giuseppe Mussari, "si pone in linea con le indicazioni emerse dal piano industriale del gruppo", che si riferisce agli anni 2008-2011 approvata dal Cda della banca lo scorso 10 marzo. Secondo quanto si legge nella relazione al consiglio, "l'operazione di integrazione societaria di Bam non solo faciliterà il riassetto morfologico della rete a supporto delle strategie di crescita del Gruppo, ma permetterà anche una maggiore incisivita' di interventi di trasmissione di input commerciali e recupero di efficienza, sia in termini di manovra sulle risorse, sia per quanto attiene "all'efficientamento" delle altre spese amministrative, attraverso la razionalizzazione delle strutture e dei processi operativi del gruppo". In sostanza maggiori risparmi. Mussari ha comunque voluto tranquillizzare chi da Mantova (è il caso del deputato della Lega Nord, Giovanni Fava) in un intervento ha espresso perplessità sull'operazione. In particolare Fava si è detto preoccupato per scelte che "avranno conseguenze sociali per il territorio mantovano. Da oggi la Bam chiude i battenti, una parte consistente del nostro territorio sparisce nel nulla", ha aggiunto, chiedendo quale ruolo "Mantova avrà nella nuova organizzazione". Mussari nella sua risposta ha cercato di rassicurare il deputato leghista, puntualizzando che l’'incorporazione di Bam in Bmps non cambia i rapporti con Mantova. "Nella relazione con il territorio mantovano nulla cambia. Ci saranno maggiori livelli di efficienza e di efficacia e maggiori capacità di rapportarsi con il territorio dove opereranno 211 filiali. Una operazione non costituisce una ritirata del Monte dei Paschi dal territorio mantovano. Di fatto – ha concluso Mussari -, Bam era già integrata in Montepaschi. Capisco che la chiusura di un'entità giuridica possa determinare emozione. Ma la nostra volontà è quella di rafforzare il legame con il territorio mantovano”.
Oltre alla questione Bam, come spesso accade nelle assemblee dei soci si è anche parlato di altro nelle dichiarazioni a margine su sollecitazione dei giornalisti.
Nuovi vertici Banca e Fondazione
Gabriello Mancini, presidente della Fondazione Mps, ha detto di essere favorevole alla conferma dei vertici della banca che scadranno nell’aprile del 2009, “Mussari ha operato bene e per me è da confermare”. Mancini ha parlato anche del suo futuro, visto che, sempre nel 2009, ma ad agosto, verranno rinnovati i vertici della Fondazione. “Sono pronto e disponibile alla conferma, se ci saranno le condizioni politiche”. Ma tutto è da vedere. In ogni caso il 2009 sarà un anno movimentato e di fibrillazione con, appunto, le nomine alla Banca, alla Fondazione, le elezioni in trenta comuni senesi e in Provincia.
Futuro del Monte ed entità degli utili
Mancini si è dichiarato 'ottimista sul futuro della banca, in particolare riguardo al mantenimento degli attuali livelli di utile. "Noi speriamo che il risultato sia come quello degli anni scorsi. Per me il bicchiere è sempre mezzo pieno", esprimendo ancora apprezzamento per il lavoro dei vertici della banca. "Un lavoro che incoraggia all'ottimismo. Il management sta andando avanti con decisione e determinazione. Credo sia importante il ruolo di sostegno del principale azionista. Un ruolo che confermo. Credo che sia importante anche il consenso degli altri azionisti privati. C'è una visione omogenea che riguarda la fondazione e gli altri azionisti. Il fatto che anche loro siano d'accordo, mi pare testimoni che ci si possa e ci si debba fidare".
Operazione Alitalia
Differenti le posizioni di Mussari e Mancini sulla questione Alitalia e sull’operazione di salvataggio in corso. Mussari si è limitato a dire di augurarsi che il progetto di Intesa su Alitalia "abbia successo per chi lo ha fatto e per il paese”. Niente altro. “Per quanto ci riguarda non abbiamo mai analizzato il dossier e non abbiamo valutazioni da fare. Del resto non ne siamo interessati”, anche perché il Monte dei Paschi è stato ed è impegnato anima e soldi nell’operazione Antonveneta, un'operazione che ha tutti i caratteri della straordinarietà.
Mancini guarda invece con interesse alla stessa operazione in corso. "La nostra Fondazione non è stata interpellata. Si tratterà di vedere se ci sottoporranno il dossier. Noi siamo sempre disponibili ad esaminare qualunque ipotesi".
Allargando il suo ragionamento al ruolo delle fondazioni italiane nell'economia del nostro paese Mancini a sottolineato che "se il sistema delle fondazioni può fare del bene al paese, le fondazioni non si sono sottratte e non si sottrarranno anche se abbiamo l'obbligo di legge puntare al rendimento".
In sostanza la nuova Alitalia risanata fa gola.
Tanto i debiti della cosiddetta bad company li pagherà Pantalone.