Sconosciute solo le perdite della Fondazione a sostegno dell'aumento di capitale

di Red
SIENA. Borsa contrastata e altalenante, quella di oggi. Partenza a razzo e poi, come di consueto il venerdì, gli investitori sono passati all’incasso delle posizioni che avevano goduto dei rimbalzi degli ultimi due giorni. In particolare toccati i bancari dove MPS, una tantum, non ha fatto la solita parte del cristallo in mezzo ai vasi di ferro, chiudendo con un gratificante +1,38% a euro 0,5515 (in apertura alle 9.15 faceva 6,6%), la migliore performance bancaria di giornata.
Tuttavia gli analisti sono convinti che una delle principali ripercussioni del salvataggio della Grecia sarà il calo della redditività degli istituti bancari, benché non siano stati coinvolti nell’operazione. Argomento delicato, che riprenderemo nei prossimi giorni, visto che la redditività del Monte dei Paschi è cruciale per la tenuta delle posizioni della Fondazione (imprecisate ancora centinaia di milioni di euro di minusvalenze e perdite che prima o poi qualcuno dovrà raccontare ai cittadini senesi, forse lo stesso Parlangeli che si dice nei corridoi della banca fosse contrario alle scelte di Mussari e Mancini), e le pesanti ricadute per il territorio di Siena in termini di erogazioni. Perciò si attende nei prossimi mesi dagli istituti di credito emissioni di bond bancari e di polizze vita, titoli più sicuri e remunerativi per le banche e non sempre per il cliente. Certo che gli avvenimenti recenti insegnano a tutti che la gestione di un portafoglio si è fatta sempre più complessa, perché maggiori e diversificati sono i rischi.
A borse chiuse il presidente della Bce ha dichiarato, nel corso di una intervista: “Sono fiducioso che tutti i Paesi della Zona Euro non solo rispetteranno gli impegni presi ma che faranno anche meglio adottando misure di consolidamento, come nel caso dell’Italia”. Jean-Claude Trichet si è sentito in dovere di ribadire la sua fiducia nella moneta unica, “che è solida, forte e credibile. Non abbiamo attraversato una crisi valutaria grazie alla stabilità dell’euro”. Sperando che si dimostri vero al prossimo accenno di crisi, che spaventa chi scelse le azioni di “babbo Monte” per farsi una previdenza integrativa ante litteram. La prossima settimana si attendono solo risultati importanti dalla soluzione della possibile crisi di default degli USA. Arriveranno i dati macroeconomici italiani dall’Istat sulla fiducia dei consumatori e su quella delle imprese, oltre al dato sull’inflazione della Germania. A proposito, da non sottovalutare l’avvertimento della Merkel a Berlusconi e Tremonti a osare di più nel tenere sotto controllo i conti dello Stato Italiano.