Convocata il 15 settembre l’Assemblea per la nomina del nuovo presidente
SIEnA. Il Consiglio di Amministrazione di Banca Monte dei Paschi di Siena SpA ha esaminato ed approvato i risultati del primo semestre del 2015. Nella stessa seduta il Cda ha, inoltre, deliberato di convocare l’Assemblea ordinaria degli azionisti per il prossimo 15 settembre, per la nomina di un nuovo Amministratore, ad integrazione dell’attuale Consiglio, e per la scelta del nuovo Presidente, conferendo mandato al Vice Presidente e all’Amministratore Delegato per i relativi adempimenti
. I principali risultati consolidati di Conto Economico:
– Utile netto di periodo a 193,6 milioni di euro in netta controtendenza rispetto allo stesso periodo del 2014 (- 353 milioni di euro)
– Margine di interesse a 1.172 milioni di euro in crescita del 4,7% Y/Y (al netto rideterminazione del valore di rimborso dei NSF registrata nel primo semestre 2014), grazie al minor importo medio degli stessi NSF e al miglioramento della forbice media (+20 bps ca sulla Rete Commerciale) che ha consentito di compensare la flessione degli attivi fruttiferi
– Commissioni nette a 927 milioni di euro con una crescita del +6,4% Y/Y, ottenuta in presenza di una significativa riduzione del personale (-1.550 FTE Y/Y) e del numero di filiali (-150 Y/Y). La crescita è da ricondurre alla dinamica delle commissioni da gestione del risparmio (+16,7% Y/Y), sostenute in particolare dal continuing (+21,1%); sostanzialmente stabili i proventi sull’attività creditizia
– Il risultato della gestione finanziaria è pari a 231 milioni di euro in aumento di 157 milioni di euro Y/Y grazie agli interventi di ottimizzazione del portafoglio titoli
– Confermata la dinamica in flessione degli oneri operativi a 1.311 milioni di euro (-1,5% Y/Y)
– Risultato Operativo Lordo pari a 1.116 milioni di euro +84,4% Y/Y
– Costo del credito (annualizzato) a 168 bps, in calo rispetto ai 182 bps del secondo semestre 2014; copertura dei crediti deteriorati al 48,8% sostanzialmente stabile rispetto al primo trimestre 2015 e in crescita di 7,2% su base annua. L’incremento delle rettifiche, registrato nel 2° trimestre, incorpora l’aggiornamento dei modelli statistici, al netto di questo il costo del credito è pari a 140 bps in linea con il primo trimestre 2015 I principali risultati consolidati di Stato Patrimoniale:
– Impieghi a circa 117 miliardi di euro, in flessione di 15 miliardi di euro su base annua per la ridotta domanda di credito, per gli effetti dell’AQR e per la riduzione dei PCT di impiego; in calo di 5,7 miliardi di euro nel trimestre, di cui 4 miliardi di euro su controparti non commerciali
– Raccolta diretta a circa 126 miliardi di euro (-3,5% Y/Y), per effetto di una contrazione delle obbligazioni, dei conti correnti e del rimborso dei NSF
– Raccolta indiretta a circa 108 miliardi di euro in crescita dell’1% Y/Y, con crescita del gestito (+6,4 miliardi di euro, di cui 5 miliardi di euro sui fondi) e flessione del risparmio amministrato (- 5,4 miliardi di euro)
– Prosegue l’attività di ottimizzazione e derisking del portafoglio titoli in calo su base annua di 3,3 miliardi di euro, con flessione essenzialmente su componenti AFS. Il valore nominale dei titoli di Stato italiani è pari a circa 19,7 miliardi di euro (21 miliardi di euro a fine 2014) con il 19,3% in scadenza entro il 2017
– Esposizione interbancaria a 10,5 miliardi di euro in riduzione del 54,7% su base annua, da ricondurre all’integrale rimborso dei LTRO 3
– Counterbalancing capacity non impegnata pari a circa 20 miliardi di euro (con un’incidenza sul totale attivo pari a 11,1% rispetto al 14,7% del primo semestre 2014)
– CET1 ratio transitional al 30 giugno 2015 proforma inclusivo dell’aumento di capitale a servizio del pagamento degli interessi sui NSF pari all’11,3% I risultati di conto economico di Gruppo nel primo semestre 2015 Al 30 giugno 2015 il totale Ricavi del Gruppo è pari a circa 2.427 mln di euro (+25,3% sul 1° semestre 2014), con un contributo del 2° trimestre 2015 pari a circa 1.160 mln di euro, in flessione dell’8,5% sul trimestre precedente. Esaminando in dettaglio le singole componenti dell’aggregato emerge quanto segue:
– il Margine di Interesse è pari a fine semestre a circa 1.172 mln di euro in crescita del 20,6% sullo stesso periodo dell’anno precedente su cui impattava, per circa 147 mln di euro, la rideterminazione del valore di rimborso dei NSF. Al netto di tale componente il Margine di Interesse evidenzierebbe una crescita annua di circa il 4,7%. Tale dinamica è sostenuta, in positivo, dal minore importo medio degli stessi NSF (circa 4 mld di euro lo stock medio nei primi sei mesi del 2014 rispetto a circa 1 mld di euro del 1° semestre 2015) e dal miglioramento della forbice commerciale (impattata positivamente dalla riduzione del costo del funding), mentre, in negativo, risente del calo degli impieghi fruttiferi medi e della flessione del rendimento del portafoglio titoli conseguente agli interventi di ottimizzazione. Il contributo del 2° trimestre è risultato pari a circa 560 mln di euro, in diminuzione di circa 52 mln di euro sul trimestre precedente (-8,5%) da ricondurre principalmente ai seguenti aspetti: o contrazione dei volumi di impiego con clientela commerciale e contestuale riduzione dei parametri di mercato; o riduzione del rendimento del portafoglio titoli classificato Available for Sale, a seguito delle politiche di cessione e riacquisto finalizzate a cogliere le migliori opportunità di mercato; o riduzione dell’esposizione in BCE gradualmente sostituita con liquidità commerciale.
– le Commissioni Nette, pari a circa 927 mln di euro, risultano in crescita del 6,4% su base annua (+56,1 mln di euro) grazie all’aumento dei proventi da gestione del risparmio sostenuti sia dall’attività di collocamento che dal continuing. Nel 2° trimestre l’aggregato ha registrato un risultato di circa 484 mln di euro, in crescita rispetto al trimestre precedente (+9,3% Q/Q) per effetto dei proventi della gestione del risparmio e dell’incremento degli altri servizi quali, ad esempio, quelli di pagamento e di consumer finance.
– il Risultato netto da negoziazione-valutazione-riacquisto di attività/passività finanziarie al 30/06/15 è pari a circa 231 mln di euro, in aumento rispetto allo stesso periodo del 2014 (+157 mln di euro circa). Analizzando più in dettaglio i principali aggregati risulta: o un Risultato netto dell’attività di negoziazione positivo per circa 116 mln di euro, riconducibile quasi integralmente ai proventi della controllata MPS Capital Services, con una crescita sull’analogo periodo dell’anno precedente (+26 mln di euro, +28,8%); 4 o un Risultato da cessione/riacquisto di crediti e passività/attività finanziarie disponibili per la vendita positivo per circa 133 mln di euro relativo principalmente alla cessione di titoli e partecipazioni classificate AFS. Sull’aggregato incidono nel 2° trimestre anche gli effetti della cessione del portafoglio crediti non performing dell’incorporata Consum.it, pari a circa -25 mln di euro; o un Risultato netto delle attività/passività finanziarie valutate al fair value negativo per 18,1 mln di euro (-57,3 mln di euro contabilizzati al 30/06/2014), da ricondurre prevalentemente all’aumento di valore di alcune emissioni obbligazionarie collocate presso clientela Retail ed Istituzionale, dovuto al miglioramento del merito creditizio dell’emittente Banca Monte dei Paschi di Siena. Con riguardo all’analisi trimestrale, l’aggregato evidenzia un contributo di circa 59 mln di euro, in diminuzione del 65,6% rispetto al 1° trimestre 2015 da ricondurre prevalentemente alla cessione di titoli classificati AFS. Contribuiscono alla formazione del Totale Ricavi le voci: o Dividendi, proventi simili e utili (perdite) delle partecipazioni: il risultato, pari a circa 66 mln di euro (era 49,5 mln di euro nel 1° semestre 2014), include il contributo AXAMPS (consolidata con il metodo del patrimonio netto). L’aggregato cresce di 17,7 mln di euro Q/Q; o Risultato netto dell’attività di copertura: valore positivo per circa 18 mln di euro (negativo per 13,3 mln di euro al 30/06/14). o Altri proventi/oneri di gestione (al netto dei recuperi spese riclassificati nelle Altre Spese Amministrative) positivi per circa 13 mln di euro (-16,3 mln il saldo dei primi sei mesi del 2014), con un contributo del 2° trimestre di circa 11 mln di euro in aumento rispetto al 1° trimestre 2015 soprattutto per effetto di minori oneri legali. Nel 1° semestre 2015 gli Oneri Operativi del Gruppo sono pari a circa 1.311 mln di euro (- 1,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente), con un’incidenza del 2° trimestre di circa 657 mln di euro sostanzialmente in linea con il 1° trimestre 2015 (+0,6%). Nel dettaglio: o le Spese Amministrative si attestano a circa 1.209 mln di euro (-1,9% sul 30/06/2014), di cui circa 604 mln di euro relativi al 2° trimestre 2015 che si conferma sugli stessi livelli del trimestre precedente (-0,2% Q/Q). All’interno dell’aggregato:
– le Spese del Personale ammontano a circa 834 mln di euro, registrando una flessione annua del 2% (-1,2% la variazione trimestrale) dovuta principalmente alle manovre di riduzione degli organici effettuate a fine 2014 ed inizio 2015, che complessivamente hanno più che compensato gli aumenti di spesa riconducibili agli effetti del CCNL 2012.
– le Altre Spese Amministrative hanno chiuso il 1° semestre 2015 ad un livello pari a circa 375 mln di euro, in flessione dell’1,7% rispetto allo stesso periodo 5 dell’anno precedente grazie alle azioni strutturali di contenimento della spesa che hanno interessato, tra l’altro, i comparti IT, immobiliare, outsourcing e sponsorizzazioni. Le spese contabilizzate nel 2° trimestre 2015, pari a circa 189 mln di euro, sono risultate superiori a quelle del trimestre precedente (+2%), in parte per effetto dell’accelerazione di costi legati all’erogazione di alcuni servizi (in particolare quelli professionali) partiti in ritardo in avvio di esercizio, in parte a causa delle iniziative di natura progettuale. o le Rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali del 1° semestre 2015 si attestano a circa 102 mln di euro (+3,3% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente), con un contributo del 2° trimestre 2015 di circa 54 mln di euro (+11% sul 1°Q2015) che risente anche di maggiori ammortamenti su immobilizzazioni immateriali. Per effetto delle dinamiche sopra descritte, il Risultato Operativo Lordo del Gruppo risulta pari a circa 1.116 mln di euro e si confronta con i 605,3 mln di euro del 1° semestre 2014. L’indice di cost/income2 risulta pari al 54% (era 68,7% nel 1° semestre 2014). Nei primi sei mesi del 2015 il Gruppo ha contabilizzato Rettifiche nette di valore per deterioramento di crediti per circa 984 mln di euro in calo del 18,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il contributo del 2° trimestre, pari a circa 516 mln di euro (+10,2% sul 1° trimestre 2015), incorpora rettifiche statistiche pari a circa 120 mln di euro relative alla ricalibrazione dei parametri di Probability of Default (PD) e Loss Given Default (LGD). Il rapporto tra le rettifiche del 1° semestre 2015 annualizzate ed i crediti verso clientela esprime un Tasso di Provisioning di 168 p.b., a fronte di un valore di 182 p.b. relativo allo stesso periodo dell’anno precedente. Le rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie e altre operazioni risultano positive per circa 1,7 mln di euro con un impatto del 2° trimestre di -12,3 mln di euro comprensivo di contabilizzazioni riferite ad esposizioni creditizie per firma e posizioni AFS. Conseguentemente, il Risultato Operativo Netto del Gruppo ammonta a circa 134 mln di euro, in netta controtendenza rispetto a quello del 1° semestre 2014 che era negativo per circa -622 mln di euro. Alla formazione del risultato di periodo concorrono poi: o Accantonamenti al fondo rischi e oneri pari a circa -49 mln di euro con un contributo negativo in flessione rispetto all’anno precedente (-40,8% Y/Y), con un’incidenza del 2° trimestre di circa -19 mln di euro in miglioramento sul 1° trimestre 2015; o Utili (Perdite) da partecipazioni, pari a circa 125 mln di euro (175 mln di euro il valore registrato nel 1° semestre 2014) dei quali 120,1 mln di euro relativi al risultato della cessione del 10,3% dell’interessenza detenuta nella partecipata Anima Holding S.p.A a seguito della vendita, perfezionatasi nel giugno 2015, a Poste Italiane S.p.A.; 2 L’indice di Cost/Income è espresso come rapporto tra Oneri Operativi e Totale Ricavi. Si ricorda che con la trimestrale al 31/3/2015 il Gruppo ha adottato un nuovo schema di Conto Economico riclassificato che include nel Totale Ricavi anche il saldo della voce “Altri oneri/Proventi di gestione” 6 o Oneri di ristrutturazione/Oneri una tantum, pari a circa -0,6 mln di euro (di cui -0,3 mln di euro contabilizzati nel 2° trimestre 2015) relativi ad alcune risoluzioni di rapporti di lavoro. Il saldo registrato nel 1° semestre 2014 era riferito alla revisione degli incentivi collegati agli esodi del personale in esubero effettuati in base all’accordo del 19 dicembre 2012 con le OO.SS.; o Utili da cessione di investimenti, saldo positivo per circa 1 mln di euro a fronte di 5,1 mln di euro contabilizzati nel 1° semestre 2014 e relativi alla plusvalenza correlata alla cessione delle attività amministrative e di back office alla società Fruendo. Per effetto delle dinamiche sopra evidenziate, nel 1° semestre 2015 il risultato dell’operatività corrente al lordo delle imposte del Gruppo risulta pari a circa 211 mln di euro che si confronta con un valore negativo di -527 mln di euro registrato nello stesso periodo dell’anno precedente. Le Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente risultano positive per circa 5 mln di euro (positive per circa 194 mln di euro quelle del 1° semestre 2014) sulle quali incide principalmente il provento, pari a 49,4 mln di euro, relativo all’ACE (“Aiuto alla Crescita Economica” di cui all’art. 1 del D.L. 201/2011) maturato al 30/06/2015 nonché l’effetto della parziale detassazione (95%) della plusvalenza realizzata dalla Capogruppo per effetto della cessione a Poste Italiane, in regime pex, della partecipazione detenuta in Anima Holding. Nel confronto su base trimestrale occorre ricordare che il 1° trimestre 2015 includeva un onere straordinario pari a circa 22 mln di euro conseguente all’esito negativo di un’istanza di interpello presentata da Banca Monte dei Paschi di Siena all’Agenzia delle Entrate ai sensi dell’art. 11, Legge 27/07/2000 nr. 212, per la quale è stata notificata la risposta in data 21 aprile 2015. Considerando gli effetti netti della PPA (circa -21 mln di euro) e l’utile di pertinenza di terzi (-0,8 mln di euro), l’utile del 1° semestre 2015 ammonta a circa 194 mln di euro a fronte di una perdita di circa -353 mln di euro registrata nei primi sei mesi del 2014. Il contributo del 2° trimestre è pari a circa 121 mln di euro (72,6 mln di euro l’utile del 1° trimestre 2015). Gli aggregati patrimoniali di Gruppo nel primo semestre 2015 Al 30 giugno 2015 i volumi di raccolta complessiva del Gruppo si sono attestati a circa 235 mld di euro (+0,9% sul 31/12/2014), con una crescita della Raccolta Indiretta (+2%) ed una stabilità della componente Diretta. Nel 2° trimestre l’aggregato ha registrato una contrazione dei volumi (-3,4%) più marcata sulla Raccolta Diretta e sul comparto amministrato che ha risentito anche della dinamica di mercato.
In maggiore dettaglio:
– la Raccolta Diretta, pari a circa 126 mld di euro, si è mantenuta stabile sui livelli di fine 2014 mentre è diminuita del 4% rispetto al 31/03/2015, con la quota di mercato3 del Gruppo che si è attestata al 4,64% (dato aggiornato a marzo 2015). Nel 2° trimestre 2015 l’aggregato ha fatto registrare una contrazione dei Pronti contro Termine (-16,6%) soprattutto con controparti 3 Depositi e PCT (esclusi PCT con controparti centrali) da clientela residente e obbligazioni al netto riacquisti e NSF collocati a clientela residente come primo prenditore – Fonte Area Research & Investor Relations. 7 istituzionali e delle Obbligazioni (-4,6%) in relazione alla maturazione delle scadenze. Risultano, invece, in crescita le componenti di raccolta commerciale con ulteriore ripresa dei Conti Correnti (+2,3% soprattutto con clientela Corporate) ed un ulteriore sviluppo dei Depositi Vincolati (+3,7%), sostenuti dalla commercializzazione del prodotto denominato “Conto Italiano di Deposito”. Registrano una flessione le “Altre forme di Raccolta Diretta” a seguito del rimborso dei Nuovi Strumenti Finanziari emessi a favore del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Nel confronto con il 31 dicembre 2014, la Raccolta Diretta si presenta sostanzialmente stabile per l’effetto contrapposto del significativo incremento dei Depositi Vincolati (+21,5%) e dei Conti Correnti (+4,1%) che ha più che compensato la riduzione dei PCT con controparti istituzionali (- 17%).
– Alla fine del 1° semestre 2015 i volumi di raccolta indiretta del Gruppo sono risultati pari a circa 108 mld di euro, in riduzione del 2,6% rispetto al saldo registrato al 31 marzo 2015 (+2% la crescita sul 31/12/2014). Più in dettaglio: – Il risparmio gestito ha chiuso il 1° semestre dell’anno con volumi pari a circa 55 mld di euro, confermandosi sostanzialmente sugli stessi livelli di fine marzo (-0,6%) ed in aumento del 6,7% rispetto al valore registrato a fine 2014. All’interno dell’aggregato si evidenziano: o i Fondi Comuni di Investimento e Sicav, pari a circa 25 mld di euro, in crescita del 2,5% rispetto al 31/03/2015 (+13,8% sul 31/12/2014), per effetto di flussi netti del trimestre positivi per circa 0,9 mld di euro, parzialmente compensati da un effetto mercato negativo. o le Gestioni Patrimoniali, sono risultate pari a circa 6 mld di euro, in calo del 6,6% rispetto a fine marzo 2015 (+1,2% l’aumento dei volumi rispetto al 31/12/2014); o la componente assicurativa, pari a circa 24 mld di euro, ha registrato una flessione del 2% rispetto al 31/03/2015 (+1,4% sul 31/12/2014) riconducibile prevalentemente alle dinamiche di mercato. La raccolta premi del 2° trimestre, sostenuta in particolare dai prodotti Unit Linked, è risultata pari a circa 1,8 mld di euro mantenendosi in linea con i risultati conseguiti nel trimestre precedente.
– Le consistenze del risparmio amministrato, pari a circa 53 mld di euro, si sono ridotte del 4,6% sul 31/3/2015 (-2,4% sul 31/12/2014) soprattutto a causa di una ricomposizione degli investimenti della clientela verso forme di risparmio gestito e dell’impatto negativo della dinamica di mercato in particolare dei titoli di Stato. Al 30 giugno 2015 i Crediti verso la Clientela del Gruppo si sono attestati a circa 117 mld di euro, in flessione sia rispetto al 31/03/2015 (-4,6%) sia rispetto a fine 2014 (-1,9%). La riduzione del 2° trimestre è da ricondursi soprattutto ad una contrazione dei Pronti Contro Termine per circa 3 mld di euro (-39,4% sul 31/03/2015) sui quali erano stati convogliati flussi temporanei di liquidità e di Altri Finanziamenti per 1,8 mld di euro (-6,5% Q/Q). Il confronto con il 31/12/2014 evidenzia una flessione delle masse di 2,2 mld di euro (-1,9%) in particolare su Altri Finanziamenti (-6,7% Y/Y), Conti Correnti (-6,5%) e Mutui (-1,5%), mentre 8 aumentano del 2,4% i crediti deteriorati che, tuttavia, si pongono in calo rispetto al trimestre precedente. La quota di mercato del Gruppo, calcolata al netto dei PCT con controparti istituzionali, risulta pari al 7,03% (ultimo aggiornamento disponibile marzo 2015) sostanzialmente stabile rispetto a dicembre 2014. L’aggregato è stato sostenuto nel semestre da nuove erogazioni sul comparto a medio-termine in crescita di oltre il 100% Y/Y (+2,4 mld di euro), che hanno riguardato sia le famiglie (+0,9 mld di euro), sia le aziende (+1,3 mld di euro). Tale dinamica ha consentito di rallentare la contrazione degli impieghi commerciali, ma non è risultata tale da compensare gli stock in scadenza (valori che includono anche il programmato “run off” sull’incorporata Consum.it). Al 30 giugno 2015 il Gruppo ha registrato un’esposizione netta in termini di crediti deteriorati (NPL) pari a circa 24 mld di euro, in crescita del 2,4% sul 31/12/2014 ma in riduzione rispetto ai livelli registrati alla fine del 1° trimestre (-0,3%). All’interno dell’aggregato, nel trimestre aumentano le sofferenze (+3,8%) mentre si riducono le inadempienze probabili e le esposizioni scadute e sconfinanti deteriorate (rispettivamente -1,6% e -7,2%). Nel corso dei primi mesi dell’anno 2015, l’Autorità di Vigilanza ha condotto una verifica sulle esposizioni creditizie del Gruppo relative ai portafogli Residential Real Estate (29,8 mld di euro), Institutional (1,7 mld di euro), Project Finance (1,8 mld di euro) e Shipping (1,3 mld di euro), pari complessivamente a circa il 23% dei crediti verso clientela e l’8% del loro deteriorato. Tali portafogli erano stati esclusi dalla precedente verifica condotta nell’esercizio 2014. Pur essendo la verifica sostanzialmente conclusa, è stata illustrata al management della Capogruppo soltanto una stima preliminare degli impatti. La comunicazione ufficiale dei risultati definitivi avverrà pertanto in un momento successivo. Ciò nonostante, nella Relazione finanziaria al 30 giugno 2015 sono stati sostanzialmente recepiti gli effetti ad oggi noti della Credit File Review, pari a circa 41 mln di euro. Per quanto attiene le proiezioni statistiche della CFR e le collettive, considerata la natura non contabile dei relativi risultati, in analogia a quanto fatto in occasione dell’AQR 2014, la Capogruppo valuterà successivamente la loro eventuale rilevanza ai fini contabili. In ogni caso, sulla base delle informazioni comunicate informalmente, tali risultati assumono una rilevanza modesta. Al 30 giugno 2015, la percentuale di copertura dei crediti deteriorati si è attestata al 48,8% in riduzione di 21 p.b. rispetto al 31/03/2015. All’interno dell’aggregato il coverage delle sofferenze risulta pari al 64,3% in riduzione di 115 p.b. rispetto al trimestre precedente. Sul valore dell’indice incide tuttavia l’impatto della cessione del portafoglio sofferenze di Consum.it, caratterizzato da un livello di copertura elevato. Relativamente alle inadempienze probabili, il coverage a fine semestre è pari al 31,2% (-39 p.b. sul 31/3/2015) mentre quello delle esposizioni scadute/sconfinanti deteriorate è salito a 22,8% dal 18,1% di fine marzo 2015. Al 30 giugno 2015 il portafoglio titoli e derivati del Gruppo è risultato pari a circa 31 mld di euro, in diminuzione di circa 3 mld di euro rispetto al 31/03/2015 per effetto della riduzione del portafoglio Held For Trading (-1,5 mld di euro), conseguente all’attività della controllata MPS Capital Services e del portafoglio Available For Sales (-1,4 mld di euro) da ricollegarsi in 9 particolare alla dinamica di mercato dei titoli governativi, il cui effetto è parzialmente compensato dalle dinamiche degli strumenti di copertura. Sostanzialmente stabile il portafoglio dei titoli obbligazionari iscritti tra i crediti (L&R). Al 30 giugno 2015 la posizione interbancaria netta del Gruppo si è attestata a 10,5 mld di euro in raccolta in riduzione del 54,7% su base annuale, da ricondurre all’integrale rimborso dei LTRO, con un miglioramento di 4,2 mld di euro rispetto al saldo netto registrato al 31/03/2015 e di 9,4 mld di euro rispetto a fine anno 2014. Nel 2° trimestre 2015 è avvenuta una riduzione dell’esposizione netta verso BCE pari a circa -3,3 mld di euro (riduzione aste MRO e incremento utilizzo TLTRO, Target Long Term Refinancing Operations) per effetto dell’aumento di capitale al netto del rimborso dei NSF e di un ulteriore apporto di liquidità commerciale del trimestre. Al 30 giugno 2015 la posizione di liquidità operativa presenta un livello di Counterbalancing Capacity non impegnata pari a circa 20 mld di euro, in aumento di circa 2,4 mld di euro rispetto al valore registrato a fine marzo 2015. Al 30 giugno 2015 il Patrimonio netto del Gruppo e di pertinenza di terzi risulta pari a circa 9,4 mld di euro (+3,4 mld di euro rispetto al 31/12/14), con una crescita di circa 3 mld di euro sul 1° trimestre 2015 dovuta all’aumento di capitale effettuato da Banca Monte dei Paschi di Siena nel mese di giugno. In particolare, la voce Capitale passa da 12,5 mld di euro di fine marzo agli attuali 8,8 mld di euro (-3,7 mld di euro) per l’effetto contrapposto dell’aumento di capitale sopra indicato (+3 mld di euro) e della copertura della perdita dell’esercizio 2014 e delle perdite riportate a nuovo relative agli esercizi precedenti (complessivamente pari a circa -7,3 mld di euro) allocate fino al 31 marzo 2015 sulla voce Riserve.
Prospetti gestionali riclassificati Criteri gestionali di riclassificazione dei dati economico-patrimoniali A partire dal 1° trimestre 2015 è stata modificata la struttura dello schema riclassificato del Conto Economico consolidato gestionale, per introdurre il concetto del “Pre Provision Profit” secondo la prassi già adottata dai principali gruppi bancari italiani e dalle autorità di vigilanza europea. La nuova struttura del Conto Economico riclassificato con criteri gestionali differisce da quella adottata dal Gruppo fino al 31/12/2014 nei seguenti elementi:
– inclusione nel “Totale Ricavi” (ex “Margine della Gestione Finanziaria ed Assicurativa”) dell’aggregato “Altri Proventi/Oneri di gestione”, fino al 31/12/2014 ricompreso nella voce gestionale “Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri e Altri proventi/oneri di gestione”;
– evidenziazione delle “Rettifiche di valore nette per deterioramento dei crediti e attività finanziarie” al di sotto degli oneri operativi, introducendo così il concetto di “Risultato Operativo Lordo” quale differenziale tra ricavi ordinari e costi operativi;
– il “Risultato Operativo Netto” è, quindi, calcolato come differenza tra il Risultato Operativo Lordo e le rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento dei crediti e attività finanziarie. I valori di raffronto relativi ai periodi esposti sono stati riaggregati sulla base della nuova struttura dello schema di Conto Economico riclassificato con criteri gestionali. Quanto sopra premesso, riportiamo di seguito gli schemi di Conto Economico e di Stato Patrimoniale riclassificati secondo criteri gestionali, descrivendo gli interventi di riclassificazione effettuati nel 1° semestre 2015:
Conto Economico
a) La voce del conto economico riclassificato “Risultato netto da negoziazione-valutazioneriacquisto di attività/passività finanziarie” ricomprende i valori delle voci di bilancio 80 “Risultato netto dell’attività di negoziazione”, 100 “Utile (Perdite) da cessione o riacquisto di crediti, attività finanziarie disponibili per la vendita e detenute sino alla scadenza e passività finanziarie” e 110 “Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value”. Tale voce incorpora i valori afferenti i dividendi percepiti su titoli azionari relativi al portafoglio titoli di proprietà (circa 5,4 mln di euro).
b) La voce del conto economico riclassificato “Dividendi, proventi simili e Utili (Perdite) delle partecipazioni” comprende la voce di bilancio 70 “Dividendi e proventi simili” e la quota parte della voce di bilancio 240 “Utili (Perdite) delle partecipazioni” (valore di circa 58 mln di euro per il contributo al conto economico della quota di pertinenza dell’utile delle partecipazioni collegate in AXA consolidate con il criterio del patrimonio netto). L’aggregato è stato inoltre depurato dei dividendi percepiti su titoli azionari relativi al portafoglio titoli di proprietà, come descritto al punto precedente.
c) La voce del conto economico “Altri oneri/proventi di gestione” esclude i recuperi delle imposte di bollo e di spesa su clientela riclassificate nella voce “Altre Spese Amministrative”.
d) La voce del conto economico “Spese per il Personale” è stata ridotta degli oneri di ristrutturazione, pari a circa 0,6 mln di euro, relativi ad alcune risoluzioni di rapporti di lavoro. L’importo è stato riclassificato nella voce “Oneri di ristrutturazione/Oneri una tantum”. 11
e) Nella voce del conto economico riclassificato “Altre Spese Amministrative” è stato considerato l’ammontare dei recuperi delle imposte di bollo e di spesa su clientela (circa 180 mln di euro) contabilizzati in bilancio nella voce 220 “Altri oneri/proventi di gestione”.
f) La voce del conto economico riclassificato “Rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie e altre operazioni” comprende le voci di bilancio 130b “Attività finanziare disponibili per la vendita”, 130c “Attività finanziarie detenute sino alla scadenza” e 130d “Altre operazioni finanziarie”.
g) La voce del conto economico “Oneri di ristrutturazione/Oneri una tantum” accoglie gli oneri una tantum, pari a circa 0,6 mln di euro scorporati dalle Spese per il Personale.
h) La voce “Utili (Perdite) delle partecipazioni” è stata depurata delle componenti riclassificate nella voce “Dividendi e proventi simili e utili (perdite) delle partecipazioni”.
i) Gli effetti del Purchase Price Allocation (PPA) sono stati ricondotti alla specifica voce scorporandoli dalle voci economiche interessate (in particolare “Margine di interesse” per 18,2 mln di euro e Ammortamenti per 13,8 mln di euro al netto della componente fiscale teorica per circa -10,6 mln di euro che integra la relativa voce). Stato Patrimoniale
j) La voce dell’attivo dello stato patrimoniale riclassificato “Attività finanziarie negoziabili” ricomprende le voci di bilancio 20 “Attività finanziarie detenute per la negoziazione”, 30 “Attività finanziarie valutate al fair value” e 40 “Attività finanziarie disponibili per la vendita”.
k) La voce dell’attivo dello stato patrimoniale riclassificato “Altre attività” ricomprende le voci di bilancio 80 “Derivati di copertura”, 90 “Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica”, 140 “Attività fiscali”, 150 “Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione” e 160 “Altre attività”.
l) La voce del passivo dello stato patrimoniale riclassificato “Debiti verso clientela e titoli” ricomprende le voci di bilancio 20 “Debiti verso clientela”, 30 “Titoli in circolazione” e 50 “Passività finanziarie valutate al fair value”.
m)La voce del passivo dello stato patrimoniale riclassificato “Altre voci del passivo” ricomprende le voci di bilancio 60 “Derivati di copertura”, 70 “Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica”, 80 “Passività fiscali”, 90 “Passività associate a gruppi di attività in via di dismissione” e 100 “Altre passività”.