Profumo soddisfatto dei risultati ottenuti
SIENA. (a. m.) Il consiglio di amministrazione del Monte dei Paschi ha approvato la prima trimestrale 2015 e il presidente Alessandro Profumo, all’uscita della lunga riunione, ha dichiarato: “Sono estremamente soddisfatto per il risultato”. Profumo non ha però rivelato i numeri della trimestrale rimandando a un comunicato della banca. “Grande apprezzamento – ha aggiunto – per il management e per l’abnegazione con cui ha lavorato. E’ la base questa per ulteriori passi da fare per remunerare gli azionisti che hanno avuto fiducia in noi”.
Di seguito il comunicato ufficiale della banca.
Il Consiglio di Amministrazione di Banca Monte dei Paschi di Siena SpA ha esaminato ed approvato i risultati del primo trimestre 2015 e l’aggiornamento del Piano Industriale.
Fabrizio Viola, Amministratore Delegato di Banca Monte dei Paschi di Siena, ha dichiarato: “Il ritorno all’utile nel 1° trimestre del 2015, ottenuto in un contesto di nuove e più severe regole europee, conferma che il nostro piano industriale produce i primi effetti positivi. Questo risultato apre nuove opportunità e, guardando avanti, ci dà ancora maggior determinazione nel continuare l’attività di rafforzamento della banca”.
I principali risultati consolidati di Conto Economico:
- Margine di interesse a 612 milioni di euro sostanzialmente stabile rispetto al quarto trimestre 2014 (+0,2% trim/trim) grazie all’ulteriore riduzione del costo del funding (tasso passivo medio -12 p.b. trim/trim), che ha consentito di compensare la flessione degli attivi fruttiferi
- Commissioni nette a 443 milioni di euro con una crescita del +9,3% trim/trim, sostenute soprattutto dalla dinamica delle Commissioni da gestione del risparmio (+26.5% trim/trim), in particolare dai Collocamenti (+65.5% trim/trim); in ripresa le commissioni da servizi (+2,1% trim/trim)
- Attività di negoziazione a 172 milioni di euro, in significativo aumento grazie alla prosecuzione degli interventi di ottimizzazione del portafoglio e al positivo andamento dei mercati
- Oneri operativi a 653 milioni di euro confermano la dinamica in flessione (-11,1% trim/trim e -5,1% rispetto al valore medio trimestrale del 2014)
- Risultato Operativo Lordo pari a 614 milioni di euro +63,7% trim/trim
- Costo del credito (annualizzato) a 152 bps, in calo rispetto ai 155 bps del quarto trimestre 2014 al netto delle rettifiche non ricorrenti; copertura dei crediti deteriorati a 49% confermandosi sui livelli elevati di fine 2014
- Utile netto di periodo a 72,6 milioni di euro
I principali risultati consolidati di Stato Patrimoniale:
- Proseguita l’attività di ottimizzazione e derisking del portafoglio AFS (-6,2% trim/trim), con i titoli di Stato italiani il cui valore nominale si è attestato a circa 17 miliardi di euro (19 miliardi di euro a fine 2014) e del rischio del portafoglio di negoziazione (VAR ha registrato un valore medio di 3,6 milioni di euro rispetto a 5,8 milioni di euro dell’anno scorso)
- Segnali di arresto del deleverage: gli impieghi si attestano a circa 123 miliardi di euro (+2,9% trim/trim) con la componente commerciale che si posiziona sui livelli di fine 2014
- Raccolta diretta a circa 132 miliardi di euro (+4,2% trim/trim), con la raccolta con clientela commerciale che beneficia dell’ulteriore sviluppo dei depositi vincolati (+17,2% trim/trim) e dell’incremento dei conti correnti (+1,8% trim/trim)
- Raccolta indiretta a circa 111 miliardi di euro in crescita del 4,7% rispetto a dicembre 2014, al cui interno crescono sia il risparmio gestito (+7,3% trim/trim), grazie ai flussi netti positivi sui fondi e alla componente assicurativa, che il risparmio amministrato (+2,3% trim/trim) per l’effetto mercato positivo che ha più che compensato la ricomposizione su prodotti di raccolta gestita
- Esposizione interbancaria a 15 miliardi di euro in riduzione del 26,4% su base trimestrale, da ricondurre essenzialmente all’integrale rimborso dei LTRO
- Counterbalancing capacity non impegnata pari a circa 17 miliardi di euro (con un’incidenza sul totale attivo pari al 9,3% rispetto all’8,7% del 2014)
- CET1 ratio transitional al 31/03/2015 proforma inclusivo dell’aumento di capitale di 3 miliardi di euro al 10,9%1
Aggiornamento del Piano Industriale:
- Obiettivo di ritorno ad un livello di redditività sostenibile (utile netto di circa 880 milioni di euro al 2018)
- Iniziative di efficientamento dei processi commerciali e di recupero della produttività commerciale della rete con conseguente crescita delle Commissioni 7,3% (Cagr 14-18) e dei Ricavi +4,8% (Cagr 14-18)
- Rafforzamento del presidio sulla qualità del capitale con riduzione degli stock di crediti deteriorati e quindi del costo del credito (106 p.b. 2018E)
- Ulteriore focalizzazione sull’efficienza operativa
Opzioni strategiche:
Valutazione di opportunità di M&A che consentano di anticipare il raggiungimento degli obiettivi di redditività futuri