SIENA. Il Consiglio di Amministrazione di Banca Monte dei Paschi di Siena, riunitosi oggi sotto la presidenza di Patrizia Grieco, ha approvato il progetto di bilancio d’esercizio della Banca e consolidato del Gruppo Montepaschi al 31 dicembre 2020, confermando i risultati preliminari già approvati dal Consiglio stesso e resi noti al mercato il 10 febbraio scorso, ai quali si rimanda.
La documentazione relativa all’approvazione del Bilancio al 31 dicembre 2020, inclusa la Relazione sul governo societario e sugli assetti proprietari, la Dichiarazione non finanziaria, nonché le Relazioni sugli altri argomenti all’ordine del giorno dell’Assemblea ordinaria e straordinaria convocata per il 6 aprile 2021, approvati nell’odierna seduta, saranno pubblicati e messi a disposizione del pubblico con le modalità e nei termini previsti dalla normativa vigente.
Come già noto, a seguito i) dei rilevanti accantonamenti sui rischi legali operati nell’esercizio, ii) degli effetti dell’operazione Hydra, iii) dello scenario macroeconomico penalizzato dalla pandemia da COVID-19 e iv) delle evoluzioni regolamentari, è emerso uno shortfall prospettico di capitale rispetto ai requisiti patrimoniali (overall capital requirements). In tale contesto sono stati approvati dal CdA il Piano Strategico 2021-2025 e il Capital Plan che sono stati inviati a DG Comp e BCE per le valutazioni di competenza. Il Piano Strategico è stato predisposto avendo presenti gli impegni assunti dal Governo italiano nel 2017 con riferimento al Piano di Ristrutturazione 2017-2021 e il DPCM del 16 ottobre 2020, il quale prevede di “avviare un processo di dismissione della partecipazione detenuta dal Ministero nel capitale sociale di MPS, da realizzare con modalità di mercato e anche attraverso operazioni finalizzate al consolidamento del sistema bancario”.
Nel caso in cui la realizzazione di una “soluzione strutturale” non dovesse concretizzarsi in un orizzonte di breve/medio termine, il Capital Plan prevede un rafforzamento patrimoniale di 2,5 mld di euro che, se realizzato, è atteso avvenire a condizioni di mercato e con la partecipazione proquota dello Stato italiano. In tale contesto DG Comp, sulla base della normativa vigente, dovrebbe valutare l’intervento dello Stato sulla base della viability stand alone della Banca. Tale valutazione, ancora in corso, pone, in linea di principio, incertezze rilevanti sul percorso di rafforzamento patrimoniale della Banca e sull’aumento di capitale a condizioni di mercato. Sulla base delle prime interlocuzioni intercorse con DG Comp la Banca ha anche presentato misure di compensazione ulteriori rispetto a quelle già incluse nel Piano industriale 2021-2025. Nel medesimo contesto, si rappresenta che dopo gli incisivi interventi sul rischio di credito operati dal 2018 che hanno ridotto l’incidenza delle esposizioni non performing sui livelli più bassi tra le banche significative italiane, la
Banca sta proseguendo nelle iniziative finalizzate alla riduzione dei rischi aziendali, operando attivamente al fine di ridurre i rischi legali.
Alla luce di tali elementi si ritiene che lo shortfall patrimoniale potrà essere superato attraverso la “soluzione strutturale” ovvero attraverso un rafforzamento patrimoniale che, se realizzato, è atteso avvenire a condizioni di mercato e con la partecipazione pro-quota dello Stato.
Come già comunicato al mercato in sede di presentazione dei risultati annuali 2020, la Banca ha registrato ratios di capitale a fine anno superiori di ca. 30 bps rispetto a quelli attesi in fase di predisposizione del Piano Strategico 2021-2025.