Pwc scrive che potrebbero sorgere "dubbi significativi sulla capacità di Mps di continuare a operare come entità in funzionamento"
SIENA. Repubblica scrive oggi (18 marzo) che il bilancio 2020 di Mps in rosso per 1,68 miliardi ha lasciato perplessi i revisori di Pwc, che, pur concedendo il visto, considerano che “in base agli elementi probativi acquisiti c’è l’eventuale esistenza di una incertezza significativa su eventi o circostanze che possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità di Mps di continuare a operare come entità in funzionamento“. Pur in presenza di un bilancio appropriato…
Bivona (Bluebell) ha già espresso dubbi nel giugno 2020 sulla continuità aziendale, che effettivamente – scrive empre Andrea Greco – “potrebbe non esserci più tra poco, poiché la stessa Mps stima a dicembre lacune fino a 1,5 miliardi di capitale obbligatorio. Per uscirne viva la banca seguita ad affidarsi a una fusione. “Soluzione strutturale”, la chiama il bilancio: prevede aumento e fusione insieme e sarebbe “agevolmente approvata” da Bce e Antitrust Ue”.
Ancora una volta ricompare il fantasma di Unicredit, che potrebbe essere convinta a comprare, stante la dote di 6 miliardi. Si vedrà nei prossimi mesi.