SIENA. Presentato oggi a Roma, nel corso di un convegno realizzato da MPS Capital Services, il rapporto MET, una panoramica sulle politiche pubbliche a sostegno delle imprese del Lazio.
Una fotografia della realtà che evidenzia una regione felicemente in controtendenza in un panorama nazionale caratterizzato da una diminuzione di fondi per le politiche di sostegno dell’innovazione. L’andamento delle erogazioni della regione Lazio tra il 2002 e il 2007 registra un aumento complessivo: da 211,4 a 230,1 milioni di euro. Tuttavia la struttura degli aiuti regionali appare ancora distante da un orientamento marcatamente dedicato all’innovazione, pur in un contesto caratterizzato da una forte presenza di centri di ricerca pubblici e privati dalle potenzialità elevate. Novità emergono anche dalle strategie di crescita adottate dalle imprese: dal 2006 il numero delle aziende che pensa ad internazionalizzare le propria produzione, anche solo parzialmente, è aumentato significativamente raggiungendo il 24,1%. Forme di ritrovato dinamismo si riscontrano anche negli andamenti futuri degli investimenti in attività innovative, ma al momento considerando i due principali indicatori, cioè la percentuale delle imprese che introduce innovazioni e le spese effettivamente realizzate in ricerca e sviluppo, si nota una sostanziale criticità. Il rallentamento nel settore industriale è stato però controbilanciato da un rafforzamento della posizione di leadership negli altri comparti produttivi, come quello dei servizi. Sempre nel settore industriale, analizzando la composizione dell’export, si rafforza la presenza rilevante delle produzioni chimiche, in particolare dell’industria farmaceutica, con il 35,45% del totale regionale; in forte crescita il petrolifero (8,88% sull’aggregato regionale), con un aumento di tre punti percentuali rispetto al 2004.
A margine del convegno il presidente di Banca Mps Mussari ha detto "Sono confermati quei target", rispondendo alla domanda sulla possibilità di confermare i target patrimoniali a fine 2008, alla luce dell'attuale crisi dei mercati.
La crisi dei mutui obbliga le banche a riscrivere i rapporti interni fra indebitamento e capitale, privilegiando il secondo a discapito del primo. Per Mussari "oggi i rapporti di un tempo fra leva e capitale non ce li possiamo più permettere. Ci vuole più capitale e meno leva''. Il presidente di BancaMps ha spiegato che, in questo momento difficile, "dobbiamo continuare a fare quello che facciamo. Ma è cambiato il costo del rischio e questo cambia il rapporto fra leva e capitale''. Dal canto suo, la banca senese, ha spiegato il presidente, "scommette su politiche di crescita più sostenibili per banca e imprese. Le imprese devono essere piu' trasparenti e pronte alla relazioni" con il mondo bancario.