Ad incidere maggiormente sull'andamento negativo delle Borse sono i titoli bancari.
Intesa-SanPaolo oggi ha toccato il -4,4%; peggio Unicredit che è arrivato a -5,3%.
Anche Banca Mps arranca e lascia sul terreno un secco -4,2%.
I risultati dei primi nove mesi di attività della BMps avevano fatto ben sperare.
Nonostante la crisi imperante del settore – che si è risentita sulla redditività, in flessione, l'antica banca senese aveva fatto registrare un aumento dell'attività commerciale nella raccolta diretta come nel numero dei clienti.
Una spinta positiva era stata data, qualche giorno fa, anche dalla notizia che l'istituto bancario senese era propenso ad accedere agli aiuti statali per almeno un miliardo.
Una notizia che contrastava con le dichiarazioni di "solidità" che da più parti si erano sollevate all'interno del mondo bancario italiano.
Ma, la situazione del Gruppo Mps è particolarmente delicato e non solo per la situazione economica contingente.
C'è da completare l'operazione Antonveneta.
C'è da aspettare il 22 dicembre, non senza trepidazione, per dare il via alla fusione per incorporazione di Banca Antonveneta in Banca Mps con il contestuale conferimento di ramo d'azienda nella "nuova" Banca Antonveneta.
Ottenuto il parere favorevole della Banca d'Italia per questa operazione che riguarderà 403 sportelli – giunto solo qualche giorno fa – banca Mps si prepara ad una operazione particolarmente delicata. Se ne discuterà in una assemblea degli azionisti che è già stata fissata per il 4 dicembre prossimo e che vedrà avviare il processo di incorporazione e successiva "scorporazione" della Nuova Antonveneta.
Nel frattempo, la "vecchia" cresce, per fortuna, facendo registrare un +9,4% nella raccolta diretta.
Il consolidamento del gruppo, nella nuova veste "ampia" voluta dal Cda, si vedrà durante il nuovo anno, con la fusione definitiva di Banca Toscana, con le modalità e le "vendite" ancora non troppo chiare.
Per quel momento si spera che il titolo torni a salire,