Merkel parla di stati che ricapitalizzano le banche, e subito...

di Red
SIENA. La banca franco-belga Dexia ha spaventato i suoi clienti belgi, che hanno ritirato 300 milioni di euro dai conti correnti, e la fuga dei soldi è stata rivelata dal quotidiano economico belga di lingua fiamminga, De Tijd. Con l’avvertenza che la cifra non tiene conto delle operazioni online. Il contagio si potrebbe espandere verso le grandi banche francesi zeppe, come Dexia (si legge con l’accento sulla a), di titoli di stato greci e irlandesi come SocGen, Bnp Paribas e Crédit Agricole. Ma stasera il governo belga e quello francese sono intervenuti a tranquillizzare i risparmiatori, dichiarandosi pronti a tutto (compresa la nazionalizzazione?) e che un piano di pronto intervento era già sul tavolo (forse era meglio metterlo in atto preventivamente…).
In attesa del discorso di commiato del governatore della Bce Trichet, che nella giornata di giovedì lascia il posto a Mario Draghi, le borse europee spiccano il volo in un “rimbalzo” che porta Piazza Affari a terminare la seduta con +3,94%. Il comparto bancario ha fatto il suo dovere e, dietro la maglia rosa Unicredit, ha ben figurato MPS, con il titolo in rialzo del +3,39% a euro 0,4032. Sappiamo tutti che la non contendibilità del Monte penalizza il titolo nei momenti positivi, ma stavolta pare che il mercato abbia preso male la vendita effettuata il 30 settembre dell’ex esattoria di Roma. In effetti, il ricavo di 130 milioni di euro è sembrato a molti analisti cattivelli una preparazione al prossimo 10 novembre, il giorno della presentazione della 3° trimestrale: se consideriamo che la semestrale aveva chiuso con 260 milioni di utili, aggiungerne 130 alla fine del trimestre seguente sembra dimostrare che il trend va avanti come immaginato nel piano industriale, ma si tratta di un provento straordinario. I mercati non sono allocchi, nè gli analisti si fanno prendere per il naso: certi escamotage sanno più di politica che di finanza. E la politica sta uscendo continuamente bacchettata, perfino dall’ex superministro italiano dell’Economia, in tutto il mondo e a tutti i livelli, Obama e Merkel compresi.
Proprio la cancelliera tedesca cerca di smarcarsi dal bracconaggio della speculazione, annunciando nel pomeriggio: “la Germania è pronta a ricapitalizzare le sue banche”. Le banche tedesche con molta probabilità hanno situazioni simili a quelle di Dexia, che detiene 21 miliardi di euro di titoli di stato greci, irlandesi, portoghesi e spagnoli quando il suo Tier 1 gliene permetterebbe in portafoglio appena 14 ed è quindi impossibilitata ad accedere al mercato dei finanziamenti. Sennò perché Deutsche Bank doveva vendere i suoi italianissimi BTp in primavera? Angela Merkel prevede che la ricapitalizzazione delle banche europee (quindi anche quelle italiane) impegnerà una cifra oscillante tra 100 e 200 miliardi. Ma udite, udite! I capitali freschi per le banche potrebbero arrivare dal fondo salva stati Efsf, quello dei 440 miliardi di dotazione che una parte dei 27 governi Ue non ha ancora ratificato, il che potrebbe far pensare che sia ormai accettato dai governi europei il fallimento della Grecia come il male minore, visto che gli interessi sono arrivati a un livello tale che nemmeno dieci generazioni elleniche schiavizzate potrebbero rimettere il debito. Cose che nemmeno sotto la dominazione ottomana i cittadini greci avevano subito, pensa i politici di Atene che danni hanno fatto al proprio paese in soli dieci anni di vita dell’Euro!
Con un’operazione similare con i Tremonti-bond, Gabriello Mancini potrebbe tirare l’ultimo sospiro di sollievo prima di chiudere la sua carriera in Fondazione, con un insperabile salvataggio della Comunità Europea che non gli chiederebbe di rinunciare al suo 51% di presa sulla banca. Così da non passare come il peggior presidente della breve storia di Palazzo Sansedoni, valorizzando al massimo la propria incapacità di azione, il silenzio ostinato, la supina obbedienza alla banca, anzichè farsi valere come socio di maggioranza. Proprio vero, quando si dice mal comune mezzo gaudio, e i tedeschi a non poter dare lezioni di morale finanziaria a nessuno? No cari signori: il conto lo sta pagando e lo pagherà il famoso territorio con cui troppi si sciacquano la bocca, cambia la prospettiva, ma gli anni senza erogazioni non riuscirà ad annullarli nessuno. Poco gaudio tra la Tressa e il Riluogo…