SIENA. Consob potrebbe sanzionare le società che hanno violato i divieti di vendite allo scoperto (short selling), in particolare sui titoli di Unicredit, Mps, Bpm e Unipol. Lo ha detto il presidente Lamberto Cardia, nel corso di un’audizione in commissione Finanze in Senato. La cooperazione, ha detto, ha coinvolto "Francia, Germania, Regno Unito e Svezia" e un Paese non Ue (Bermuda) e ha riguardato "l’operatività di 11 intermediari, cinque del Regno Unito; uno tedesco; tre francesi, uno svedese e uno con sede alle Bermuda. Di questi, nove sono membri remoti del mercato azionario italiano",
"Una volta acquisiti gli esiti completi delle richieste di cooperazione internazionale e degli accertamenti in corso – ha spiegato – se riscontrati inadempimenti o violazioni di norme, potrebbero essere adottati ulteriori provvedimenti. Complessivamente – ha aggiunto – la Consob ha inviato 11 richieste di cooperazione internazionale in relazione all’operatività allo scoperto sulle azioni di 4 emittenti finanziari italiani (Banca Monte dei paschi di Siena, Banca popolare di Milano, Unicredit e Unipol)".
"Una volta acquisiti gli esiti completi delle richieste di cooperazione internazionale e degli accertamenti in corso – ha spiegato – se riscontrati inadempimenti o violazioni di norme, potrebbero essere adottati ulteriori provvedimenti. Complessivamente – ha aggiunto – la Consob ha inviato 11 richieste di cooperazione internazionale in relazione all’operatività allo scoperto sulle azioni di 4 emittenti finanziari italiani (Banca Monte dei paschi di Siena, Banca popolare di Milano, Unicredit e Unipol)".