SIENA. Il 2014 è stato un annus horribilis per Banca Monte dei Paschi, che chiude l'anno sui minimi storici e vale in Borsa meno della meta' dell'aumento di capitale portato a termine a giugno. Il titolo in un anno ha più che dimezzato il suo valore, attualmente 0,47 euro, perdendo il 57,13%, e ha bruciato in pochi mesi la ricapitalizzazione da 5 miliardi di euro portata a termine solo a giugno. Già nel 2013 il titolo si era posizionato in coda al listino (-22%) e così, dallo scoppio dello scandalo dei derivati due anni fa a oggi, il valore di Mps si e' ridotto del 66,68%. Neppure l'aumento di capitale, alzato da 3 a 5 miliardi di euro in vista dell'asset quality review, le e' bastato pero' per superare i test della Bce. Il 2014 ha avuto due facce in Borsa per Mps: fino all'estate ha lentamente guadagnato terreno, complice la progressiva discesa della fondazione nel capitale e l'ingresso di nuovi soci esteri (dalla coppia Fintech advisor-Btg pactual a Blackrock). Poi, una continua discesa, fino ad aggiornare quotidianamente, da ottobre in poi, i minimi storici. Il record dell'anno (2,56 euro) è del 17 giugno, mentre era in pieno svolgimento l'aumento di capitale; il minimo, pari a 0,45 euro, è del 29 dicembre. Il livello più basso sin dalla quotazione della banca, avvenuta nel 1999.