1500 licenziamenti possono generare l'8% di utili in più. Non si sa da quale anno...
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di Red
SIENA. Se gli analisti finanziari dedicano il loro tempo a verificare quanti bps (e sono ben 35 di impatto positivo sul capitale) possa valere la cessione di Biverbanca al book value – e nettamente inferiore scontato l’avviamento – vuol dire che quasi certamente essa sarà venduta. Stranamente per la stampa locale piemontese la questione non sembra di alcuna importanza: il massimo concesso è un articolo sull’inaugurazione della nuova filiale di Saint Vincent, con la partecipazione in pubblico, forse per l’ultima volta, del presidente Alfredo Monaci.
Il quale alla fine di aprile sarà nuovo vicepresidente di banca MPS, visto che, come previsto, nel gioco delle parti alla fine tra le due anime del PD ci si è messi d’accordo su Profumo presidente (perché una parte non può avere in mano tutte e due le cariche contemporaneamente), e Mussari al dunque si è dovuto eclissare. Neanche una riga sull’inaugurazione della filiale milanese di Via Manzoni del 13 marzo. Certamente Biverbanca avrà come socio di maggioranza un istituto di credito più solido e meno legato al carro della politica locale e romana, in grado di svolgere sul territorio la parte che le compete. E’ a Siena che rimarrà tutta la vecchia politica che, sacrificato sull’altare dell’immagine qualche nome, si distribuirà i nuovi incarichi risorgendo come l’araba fenice.
Tuttavia bisogna considerare che se – oltre le svendite della Fondazione per ripianare i conti – bisogna privarsi anche di asset positivi (che dovevano far parte della “grande Banca”), vuol dire che i conti di Rocca Salimbeni sono peggiori di quanto si vogliano far apparire al pubblico della città e degli investitori.
Con lo spread sotto 290 punti base il “buffer temporaneo” dell’Eba non ha ragione d’essere né consistenza finanziaria, il debito pubblico italiano non è in pericolo, ma si venderà Biverbanca lo stesso, perché nulla è come pare. Chi ha sognato in grande ora vuol farci sognare in piccolo, ma tutti i dipendenti sono d’accordo che questi personaggi non abbiano maturato capacità in materia. Nemmeno in queste ore difficili.
Mediobanca si è esercitata a calcolare che l’effetto dei licenziamenti sugli utili di MPS sarà dell’8%, e che il 66% degli esuberi si concretizzerà nel 2013. Spunti di riflessione per domani: i sindacati sono stati forniti di informazioni in tal senso?
Viene stimato in queste ore che domani alla manifestazione dei dipendenti MPS in sciopero parteciperanno 3-4mila persone. La Reuters prevede che all’arrivo del corteo in Piazza del Campo il sindaco di Siena esca da Palazzo Pubblico e si unisca ai lavoratori. L’agenzia di stampa ricorda che Ceccuzzi è “il grande elettore dei vertici della Fondazione”…
Non è dato sapere se l’altro grande elettore, il presidente della Provincia, si presenterà anch’egli a sfilare, se vorrà prendere il ringraziamento dei cittadini per i due miliardi di euro che attraverso le erogazioni della Fondazione, sono state distribuite alla città dai sindaci precedenti. Sperando che nessuno chieda loro se siano già stati informati che in qualunque caso il bilancio 2011 non darà dividendi di alcun genere per l’anno in corso.