Nei prossimi giorni toccherà ai lavoratori discutere e decidere
di Red
SIENA. Trattative ad oltranza non era un titolo ad effetto: ieri sera alle 22 le parti erano ancora in banca a discutere, la situazione era alquanto incandescente. Riduzione e taglio dei costi del personale, compresa la partita delle esternalizzazioni e la volontà di far cadere comunque sui dipendenti, attraverso il Fondo Esuberi, il costo degli errori degli ultimi cinque anni di Mussari e di un intero CdA connivente con le scelte politiche fatte altrove gli argomenti sul tappeto. Il fronte sindacale si e rotto – non si sa se definitivamente – e con varie sfaccettature. Sembra che Damiani abbia il pieno controllo della Fisac/mps CGIL che assolutamente non ne vuole sapere di firmare e andrà per la sua strada, con tutte le conseguenze del caso (e il comunicato di Fisac pubblicato a parte conferma la posizione del sindacato). Compreso il mettersi di traverso rispetto al PD.
Sulle delegazioni di Sinfub, Dircredito e Unisin pare vogliano intervenire le segreterie nazionali per chiudere l’accordo con la Responsabile Risorse Umane Ilaria Dalla Riva, che ha l’impegno di portare al Consiglio di Amministrazione convocato stamattina un accordo firmato, con tutte le implicazioni positive sul bilancio di fine anno. Poi c’è la posizione di quelli che sono già disposti a firmare (meglio qualcosa che nulla, un nulla che significa totale mano libera all’azienda o inverno sindacale bollente): Fabi, Fiba-Cisl, Uilca e Ugl. La banca avrebbe concesso qualcosa, e in prima mattina sono state diffuse tra i lavoratori le definizioni del caso. Infatti l’accordo sulla “vertenza Piano Industriale” è stato siglato da questi ultimi sindacati alla presenza di quelli contrari. Con l’azienda che non avrebbero abbandonato i lavori fino all’ultimo. Nei giorni successivi al Natale l’accordo verrà discusso prima nel coordinamento dei quadri sindacali, poi nelle assemblee tra i lavoratori, e dovrebbe essere confermato dalle parti entro il 31 dicembre.
Ecco i punti salienti dell’accordo. Esternalizzazione. “L’azienda … pone in essere ogni possibile sforzo per ridurre il perimetro complessivo delle attività oggetto di cessione (orientativamente fino a 1.100 unità in termini di forza lavoro, L’azienda … definirà con il cessionario che i rapporti del lavoro subordinato del personale appartenente al ramo aziendale proseguano senza soluzioni di continuità … nel caso di crisi aziendale sopravvenuta dell’acquirente e anche nel caso di ulteriore cessione a terzi a garantire le soluzioni più opportune, con l’obbligo del mantenimento dei livelli occupazionali”.
Attivazione della mobilità professionale e territoriale.
Gestione di ulteriori 1000 eccedenze di personale attraverso il Fondo di solidarietà, individuando i lavoratori tra quelli più prossimi alla pensione da oggi al 31.12.2017, con incentivazioni e salvaguardie.
Riduzione del costo del lavoro. Verrà applicata una sospensione dell’attività lavorativa con corrispondente riduzione del trattamento economico pari a 6 giornate lavorative all’anno per un triennio (2013-15)”. Riduzione della base di calcolo del TFR. Limitazioni al ricorso agli straordinari. Smaltimento ferie residue in luogo al trattamento economico sostitutivo. Valutazione e facilitazione concessione part time. Missioni: non verrà corrisposta la diaria. Definizione di una “policy” sui beni messi a disposizione dall’azienda (auto, cellulari, ecc.) per ridurne i costi generali. Riduzione di consulenze, spese di comunicazione aziendale, spese logistico-immobiliari.
Benefit per i dipendenti che non verranno toccati: coperture assicurative (Kasco, spese sanitarie, previdenza complementare), permessi, orari di lavoro, buoni pasto, assunzione di familiari di dipendenti deceduti in servizio. Le parti si riuniranno entro aprile 2013 per definire “condizioni e criteri di erogazione del premio aziendale esercizio 2013”.