"L'azienda impone scelte e decisioni unilaterali"

La discussione ha avuto ad oggetto le questioni relative alla vertenza MPS, con particolare riferimento alla lettera di avvio della procedura relativa all’accentramento in banca Mps delle attività amministrative, contabili e ausiliarie del Gruppo, consegnata alle OO. SS. in data 13 novembre 2012. Nel corso dell’assemblea sono stati approfonditi i temi relativi al piano industriale , con particolare riferimento al progetto delle esternalizzazioni, alla riorganizzazione delle DTM, alla disdetta del CIA, allo sciopero del 23 novembre.
L’Assemblea ha sviluppato un importante dibattito con numerosi interventi di colleghi che hanno evidenziato, in primis, la mancanza di trasparenza e l’incoerenza del Piano industriale, rispetto alla definizione del perimetro relativo alle esternalizzazioni, a riprova della circostanza che non esiste un criterio oggettivo e un credibile progetto industriale di rilancio, ma esclusivamente la finalità, da parte dell’Azienda, di definire i rapporti di forza e di dimostrare la propria possibilità di imporre scelte e decisioni unilaterali a dispetto delle posizioni e delle proposte delle Organizzazioni Sindacali.
In quest?ottica va considerata la variazione dei numeri relativi al perimetro delle risorse esternalizzabili che vede rispetto a quanto inizialmente previsto nel piano industriale,presentato ufficialmente, oltre che alle OO.SS., anche agli analisti e al mercato, una ampliamento del perimetro delle attività e una conseguente modifica del numero delle risorse interessate (2344 a fronte delle iniziali 2360), in assenza di una ratio sottostante e senza alcuna logica industriale. L?assemblea, infatti, nell?esprimere contrarietà all?esternalizzazione, anche di un solo Lavoratore, ha manifestato come non rispondaad alcuna coerenza industriale che dei 153 Lavoratori del Contact Center di Gruppo (molti dei quali assunti attraverso concorso pubblico “ad hoc” per il Contact Center) quelli potenzialmente esternalizzabili sarebbero solo i 68 Lavoratori di Lecce. Probabilmente,anche a logiche di appartenenza ad un Territorio piuttosto che ad un altro si stannoispirando le modifiche intervenute nella procedura relativa alla costituzione di questa nuova Struttura.
Nel corso dell?assemblea, i colleghi intervenuti hanno denunciato, inoltre, un comportamento aziendale discriminatorio preordinato, attraverso sistemazioni ad hoc, di alcuni lavoratori a scapito di altri, alla definizione del fantomatico perimetro. Infatti, le varie richieste di trasferimento presentate nel tempo dai colleghi del Consorzio e del Contact Center, non hanno avuto riscontro alcuno, in violazione di un principio di pari opportunità che dovrebbe essere garantito a tutti i Lavoratori. A tal proposito la Fisac-Cgil di Lecce aveva a suo tempo presentato una richiesta di incontro urgente con l’Azienda senza avere a tutt’oggi riscontro alcuno.
L?assemblea, richiamando l’interrogazione parlamentare sulla Banca MPS, presentata dall?Onorevole Teresa Bellanova, si è conclusa con il conferimento del mandato al Segretario Generale della CGIL di Lecce, Salvatore Arnesano, di portare la vertenza MPS (con i suoi pesanti impatti su un Territorio già fortemente penalizzato dalla crisi) all?attenzione del Segretario Generale della CGIL, Susanna Camusso.
Il Segretario Generale della Cgil Lecce
La Segretaria della Fisac-Cgil
RSA MPS