Scarsa attenzione per il candidato da parte dei media, secondo Di Meo
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Ma adesso, dopo il passaggio tra gli iscritti, e l’inizio della corsa verso le primarie dell’8 dicembre con tre candidati, quella del servizio pubblico RAI e di un giornale storico della sinistra come l’Unità sta rilevandosi una vera e propria “conventio ad excludendum” verso Giuseppe Civati. Lasciamo stare la grande stampa e le tv di Berlusconi che, in quanto private direbbe qualcuno, fanno come vogliono e ignorano deliberatamente Civati (meditate gente…). E anche qui ci sarebbe da discutere sulla deontologia giornalistica. Ma assistere ai telegiornali, e più in generale a tutta l’informazione RAI, che tratta il congresso del primo partito italiano come se i candidati fossero solo due, tanto che per trovare non dico una dichiarazione di Civati, ma anche un suo fotogramma fugace occorre sperare nell’ultima inquadratura dopo l’effluvio di parole di Renzi e Cuperlo, dovrebbe smuovere le coscienze dei democratici. Come dovrebbe smuoverle vedere un giornale storico della sinistra italiana come l’Unità che fa lo stesso e anche peggio! Edizione di oggi 27 novembre 2013 (tanto per citarne una tra le innumerevoli): titolo cubitale e maxi foto a tutta pagina per Renzi da una parte, titolo cubitale e maxi foto per Cuperlo dall’altra… E così va avanti da settimane, e scommetto che così sarà fino all’8 dicembre.
E allora il mio appello va a tutti coloro che professano l’unità del Partito Democratico, a tutti coloro che credono nelle pari opportunità politiche in un congresso, a chi dice ogni giorno che dobbiamo lavorare insieme e non l’uno contro l’altro armato, a quelli che si dicono sostenitori del “principio democratico”, che credono nelle idee prima ancora che nella corsa tra leaders. Ed a coloro che negli anni si sono lamentati della faziosità del servizio pubblico, e qualche volta anche de l’Unità. A tutti loro chiedo di associarsi a questo mio appello affinché vengano garantite a tutti, negli organi di informazione, pari opportunità di esprimere le proprie idee e la propria visione del partito.
Il mio appello va anche, nel nostro territorio, a chi può fare qualcosa, fosse anche dare il proprio sostegno morale. E dunque va a Niccolò Guicciardini, segretario provinciale del Partito Democratico, e ad Alessandro Mugnaioli, segretario dell’Unione comunale del capoluogo, affinché si facciano portatori presso gli organismi superiori del partito dell’appello. Va ad Andrea Biagianti coordinatore regionale della mozione Cuperlo, Valeria Donato ed Alessandro Masi coordinatori provinciali della mozione Cuperlo e Stefano Scaramelli coordinatore provinciale della mozione Renzi, affinché si uniscano a questo appello, affermando il principio che tutti i candidati abbiano pari dignità di trattamento. E va anche ai nostri parlamentari Luigi Dallai e Susanna Cenni, che hanno sì un ruolo istituzionale, ma che sono anche personalità importanti del nostro partito, e che si sono legittimamente schierati in questo congresso per Renzi e Cuperlo, affinché facciano sentire la loro voce autorevole sul tema.
Spero che, in nome della democrazia interna del nostro partito, questo appello non cada nel vuoto e che da Siena possa arrivare fino al segretario nazionale Epifani, e fino ai candidati alla segreteria. Ne va della “D” maiuscola del nostro essere Partito Democratico.
Fabio Di Meo – Coordinatore provinciale senese mozione Civati