Il gruppo senese commenta le dichiarazioni del sindaco di fronte all'aumento di capitale deciso dalla banca Mps
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Dia retta, signor Sindaco: moderi i termini.
Anche perché sbraitare, ora, non serve a nulla. Avrebbe fatto meglio a parlare quando, nel 2008, noi soli denunciavamo lo scempio che l’acquisto di Antonveneta avrebbe causato alla città. Ma allora tutto il suo Partito, con in testa i vari Mussari, Ceccuzzi, Mancini, Cenni, Bezzini, plaudiva alle “magnifiche sorti e progressi” della Patria Senese! Dov’era Lei, allora, signor Sindaco, quando una sua parola avrebbe forse potuto salvare la città? Ah sì, ora ricordiamo: a farsi gli affari suoi, a fare la sua bella carriera politica come bancario, come sindacalista, come sindaco: sempre dentro – e in assoluto ed omertoso silenzio – al sistema che ha sventrato questa città.
Lei assomiglia sempre più a coloro che durante l’ultima guerra assisterono o, peggio ancora, parteciparono alle peggiori nefandezze per poi nascondersi dietro ad un “io non sapevo nulla” o ”eseguivo solo gli ordini”: si rassegni signor Sindaco, nessuno ha mai creduto neppure a loro.
MoVimento Siena 5 Stelle