Il Prefetto Laudanna si tenga pronto, dicono i grillini, il Bilancio è cosa seria
SIENA. E’ più di vent’anni che il destino si accanisce su Siena, privandola di un sindaco che riesca a prendere ordini solo dai suoi cittadini e non dai partiti. Fra gli ultimi Ceccuzzi, che dichiara ai giudici come per l’affaire MPS-Antonveneta i vertici del PD di allora ebbero voce in capitolo: abbiamo visto tutti come è andata a finire.
Secondo le numerose dichiarazioni pre-elettorali, le ultime elezioni comunali ci avrebbero dovuto consegnare un “sindaco rottamatore” indipendente dalla politica, che avrebbe dovuto evitare il traghettamento di Siena verso Cerbero. A quanto pare, però, per bocca del suo mentore nazionale che dal palco della Festa del PD di Genova si sta dimostrando l’ennesimo Caronte, anche l’attuale sindaco sembra pronto a (s)vendere la Città al padrone di turno del panorama partitico.
Povero Bruno, lui che aveva puntato tutto sul suo charme e sul “rinnovamento”, promesso ai cittadini pur di conquistare la seggiola che fu di quel potere comunale che Siena deteneva, prima di allattare dal suo seno un giovane e promettente avvocato calabrese che, come Bruto, per la sete di potere scelse il tradimento pugnalandola alle spalle.
A questo punto il Prefetto Laudanna si tenga pronto e non riponga il vestito senese nell’armadio della sua abitazione perugina: il bilancio è cosa seria e Bruno non ha i numeri per arrivare in fondo (a quanto ammonta l’ammanco dalle casse comunali ? Quanti milioni di € ?). La sua avventura politica sembra proprio finita qui, sbeffeggiato da un Renzie troppo impegnato a far carriera verso la Presidenza del Consiglio per ricordarsi delle strette di mano passate.
Si prepari quindi a ritrovar quel Profumo di Viola che, a differenza dei suoi predecessori, non lo vedrà con incarichi speciali, aerei privati e stipendi milionari, ma da dipendente (in esubero ?).
Bye bye Bruno.
MoVimento Siena 5 Stelle