Gli studenti contro i nuovi tagli al Dsu
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SIENA. Domani (7 febbraio), si riunirà la conferenza Stato-regioni, e all?ordine del giorno ci sarà anche il decreto sul diritto allo studio. Il ministro Profumo, che in un intero anno di carica si era prestato solo a dichiarazioni spot, come quella sul valore legale del titolo di studio, ha scelto a 3 settimane dalle elezioni e senza confrontarsi con gli studenti di abbattere definitivamente un sistema di diritto allo studio già in affanno.
Intanto, il decreto, come riporta la Rete Universitaria Nazionale (http://runonline.it/index.php?p=article&id=143), è stato bloccato dagli studenti di centrosinistra nel CNSU, che hanno fatto mancare il numero legale per esprimere il parere del Consiglio, nonostante il collaborazionismo da parte dei rappresentanti di centrodestra. Ora la palla passa a Presidenti di Regione e Assessori.
Il Diritto allo studio italiano, già massacrato dai tagli degli anni passati che hanno prodotto un ulteriore calo degli studenti borsisti, rischia di venire sconvolto nell?indifferenza di tutti, grazie al caos informativo della campagna elettorale, momento scelto con astuzia da chi ancora una volta ha rigettato la strada dell?equità.
Il decreto in discussione rischierebbe di pregiudicare anche il lavoro fatto dalla Regione Toscana in questi anni nel segno di un progressivo potenziamento del sistema di diritto allo studio, sia in termini di allargamento dei beneficiari che di efficienza dei servizi.
Per questi motivi ci appelliamo al Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, e all?Assessore Stella Targetti, affinchè domani, in Conferenza Stato-Regioni, si scelga di rinviare la discussione del decreto a dopo le elezioni, quando, a urne chiuse, un tale argomento potrà essere affrontato alla luce del sole, e gestito da un governo non dimissionario, ma appena insediato della fiducia degli italiani e del parlamento.
Alberto Giusti – CSX Firenze
Giuseppe Macoretta – Rappresentante studenti DSU Pisa
Movimento Universitario Senese – Siena