"Il PD ci ha portati verso un percorso fatto di arroganza e di prepotenza"
SIENA. Se guardiamo a Siena del passato, ci assale la nostalgia, ma anche tanta voglia di fare.
Molti non possono ricordarsi perché non c’erano, o perché troppo piccoli, altri, come il sottoscritto si ricordano e si sentono smarriti, Siena era una città vivace, una città che viveva tutta intorno all’ospedale, allora era in piazza del Duomo, all’Università e al Monte dei Paschi che era di Siena, l’artigianato era fiorente nelle sue ceramiche, nella lavorazione del rame e ferro battuto… e che dire dell’industria dolciaria?
Tutto era scandito in un percorso di vita che pur nelle difficoltà di ognuno era sicuramente armoniosa, erano i tempi dei grandi luminari che governavano assieme ai semplici contadini, eppure gli uni apprezzavano la conoscenza degli altri che messe insieme, davano a Siena la grandezza che aveva.
Oggi tutto questo non esiste più, il PD ci ha portati verso un percorso fatto di arroganza e di prepotenza, dove tutto doveva essere fatto solo per garantire la posizione, e la posizione costa e consuma ricchezza, così arrivò a Siena un’eccellente incapace, veniva dalla Calabria, fu immediatamente notato e subito messo alle leve del comando di MPS.
Il resto è storia conosciuta, ma chi era costui? Il burattino o il burattinaio? Purtroppo per noi fu solo il burattino ed è per questo che le verità che cerchiamo non verranno mai fuori. In quel caso la piccola Siena non poteva avere un potere così grande da permettersi la terza banca nazionale gestita in proprio, allora bisognava mettere uomini che potessero permettere le operazioni che furono compiute.
L’acquisto della Centoventuno, primo grande errore, bisognava farlo per salvare posizioni controverse e pericolose per chi sedeva nei banchi del potere, stessa cosa avvenne, per la banca Toscana, per l’Antonveneta e ora chi ci sarà, disponibile a sacrificarsi per salvare ciò che resta di quella che grazie ai pastori fu la prima banca d’Italia e forse d’Europa?
Il prossimo sindaco? Il prossimo consiglio comunale? Non pensiamoci neppure, forse neppure il prossimo governo nazionale e allora rimettiamo i piedi a terra, ciò che potrà fare il prossimo consiglio comunale ma solo se sarà attento e rigoroso, sarà quella di ricostruire per Siena una condizione di vita possibile, ripensare al lavoro, al decoro della città per attrarre il turismo, alle iniziative culturali possibili e continuative, ma non potrà pensare com’era fatto in passato di trovare assistenza nel Monte dei Paschi.
E ora? Ora che Siena è stata così malridotta da chi l’ha governata, abbiamo davanti a noi soltanto la possibilità di ricostruirla, possiamo anche decidere di mettere alla gogna i responsabili di ciò, e, credo che a molti di noi piacerebbe assai, ma non servirebbe a risolvere i problemi della città, per risolverli bisogna solo pensare alla sua ricostruzione, il passato, assolutamente pieno di negatività deve servirci come punto di riflessione, come base di partenza.
Eccoci al dunque, noi di Fratelli d’Italia, siamo convinti che Siena ha grandi energie, che fino ad oggi sono rimaste ferme perché la macchina dal PD, aveva solo fame di potere e nessun interesse per i problemi della collettività , noi siamo esattamente l’opposto, non ci interessa avere un potere da dimostrare, ma abbiamo solo l’interesse a fare, a ricostruire, a far rinascere Siena e fargli ritrovare ruoli e spazi che gli appartenevano, e che non si meritava di perdere.
Massimo Mori FDI