"Suona come una beffa per i cittadini senesi", dice l'eurodeputato
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SIENA. Si dice «perplesso» l’eurodeputato della Lega Nord Toscana, Claudio Morganti, sulla riconferma di Giuseppe Mussari alla presidenza dell’Abi. «Questa riconferma – chiosa Morganti – suona come una beffa per i cittadini senesi viste le condizioni nelle quali le scelte scellerate, operate ai tempi della presidenza Mussari alla Banca Mps, hanno ridotto quella che un tempo era la banca più solida e più patrimonializzata d’Europa. Una banca che oggi si trova costretta a correre, svendere asset, sottoscrivere i Co.co. Bond o nuovi Tremonti Bond per un miliardo di euro per rispettare i parametri dell’Eba e, addirittura, minacciare copiosi licenziamenti o riduzione di orario e di stipendio attraverso l’istituzione di contratti di solidarietà. Per non parlare, poi, delle conseguenze che a causa di queste scelte hanno dovuto subire la Fondazione Mps, il territorio senese e tutte le sue realtà, tra i quali il Siena calcio».
Poi, l’europarlamentare ricorda che sul presidente dell’Abi «pesa una richiesta di rinvio a giudizio per la vicenda di Ampugnano, pesanti ombre per le inchieste che riguardano il Monte dei Paschi e, infine, una richiesta di provvedimento disciplinare da parte dell’Ordine degli Avvocati di Siena, come riportato da un giornale locale online. Ritenendo, quindi, questa procedura irrispettosa di quella trasparenza necessaria al rilancio del Paese e della città, come Lega Nord ci impegneremo per tentare di porre rimedio a quello che riteniamo un atto contrario alla sedicente professionalità e competenza di cui si fanno assurdamente paladini il Governo Monti e le macerie del fallito Sistema Siena».