Il secondo candidato a sindaco che accetta "la sfida" lanciata da Silvano Porciatti
SIENA. Dopo Eugenio Neri, ecco che un altro candidato sindaco risponde alle 10 domande poste da Silvano Porciatti, agli aspiranti "primo cittadino" di Siena.
Maurizio Montigiani, candidato della Lega Nord, replica così:
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1) Come sarà composta la sua Giunta operativa? Gli Assessori, come pensati e voluti dalla vecchia politica, non hanno più senso. Il progetto della Lega prevede delle macroaree di intervento (sanità, ambiente, lavori pubblici), andando a prendere, tra le eccellenze senesi, coloro i quali possano essere non tanto “Assessori”, quanto, piuttosto, “coordinatori” di gruppi di lavoro, gruppi che sopratutto ascoltino i cittadini e non le sirene di banche, partiti o gruppi di potere. Quindi diciamo un secco “no” ai politici di professione ed ai tecnici travestiti da politici. In più, costoro dovranno amministrare con il criterio del padre di famiglia e cioè non far mancare quello di cui Siena ha bisogno, ma guardare anche al risparmio intelligente delle risorse.
2) Come intende risanare i conti del Comune (tenendo fermi due punti intoccabili: assistenza agli anziani ed asili nido)? Siena non ha bisogno di chissà quale miracolo economico. Le carte in mano al Comune sono buone, ma finora sono state giocate in modo pessimo. Il Duomo, il Santa Maria della Scala, i Bottini, il Palazzo Pubblico e chi più ne ha più ne metta sono capolavori che il mondo ci invidia. Anzi, che ci invidierebbe, se solo li conoscesse. La ricetta quindi è semplice, investire in pubblicità, favorire il turismo di largo respiro, abbassando le tasse comunali sulle attività ricettive e migliorando la fruibilità ed il raggiungimento della città, potenziare l’offerta culturale dei beni storici del Comune e dei privati. Intendiamo amministrare responsabilmente tutto l’apporto economico che arriva dalle tasse dei cittadini senza sprechi e sperperi (come è stato fatto finora) e furbi giochetti che ci sono costati tanti sacrifici. Vedrete che ci saranno i fondi per fare cose utili per tutti a cominciare dagli asili nido comunali, che sono carenti a Siena e molto esosi nelle rette. Ricordiamoci anche che tanta popolazione senese è costituita da anziani che devono avere delle riposte in ambito di assistenza e tutela. Debbono essere create situazioni di aggregazione e svago per la terza età e per i disabili. Queste sono le priorità. Ma anche l’infanzia deve essere accompagnata nella crescita. Non solo le nozioni di scuola servono nella maturazione, ma anche la cultura che le associazioni Onlus che trattano di arte, canto lirico e musica classica, rispetto ed amore per gli animali, ecc… Queste associazioni dovrebbero ciclicamente essere invitate nelle scuole per aiutare gli insegnanti a crescere ragazzi sensibili e rispettosi. Questo per esempio avrebbe un costo molto basso rispetto alla resa.
3) Come intende creare quei posti di lavoro che stanno mancando nella nostra Comunità? Con gli stessi provvedimenti esposti sopra. Il turismo è la prima voce del PIL italiano, ma a Siena pochissimi hanno un impiego nelle attività ricettive L’Amministrazione comunale deve investire nella pubblicità delle attività ricettive senesi e nell’esporre tutto quello che può offrire una città come Siena. Deve anche ascoltare con attenzione i consigli ed i bisogni dei nostri imprenditori del turismo. Già questo potrebbe essere sufficiente ad impiegare centinaia di senesi, dobbiamo considerare anche tutto l’indotto che il turismo porta dietro di sé. Poi abbiamo il polo scientifico, con l’Università e la Novartis. Recuperare strutture all’interno del territorio comunale, un esempio su tutti, le aule universitarie di San Miniato sono occupate soltanto per un terzo ogni giorno, e favorire laboratori di ricerca, incentivando gli stage dei giovani laureati, anche con contributi comunali, stavolta però non a fondo perduto, come usuale delle amministrazioni degli ultimi anni, ma come investimento, prestito d’onore, sul futuro dei giovani e del valore della nostra Università. Occorre, infine, agevolare l’arrivo sul nostro territorio di nuove aziende, eliminando il più possibile la parte burocratica.
4) Come vede il rilancio e la riqualificazione del Centro Storico? Il recupero e la valorizzazione del centro storico sono essenziali per il rilancio del turismo e per la vita dei senesi tutti. Recupero significa anche riportare tra le vie del centro le botteghe e le attività tipiche della storia senese. Non è solo il discorso dei “kebabbari”, il ragionamento è molto più ampio. Riguarda anche le multinazionali, i negozi etnici, le grandi catene di distribuzione. Esistono molti spazi fuori dalle mura, utilizziamoli. Il centro, per mantenere la sua essenza, il suo fascino, deve tornare ad essere il “salotto” dei senesi. Un impegno che deve vedere la stretta collaborazione tra il Comune e le Contrade. Occorre però trovare un giusto compromesso tra chi frequenta il Centro e chi vi abita. Questo va, sì, vissuto, ma non si può nemmeno pensare che la gente se ne vada. Un impegno che però non deve fermarsi al centro. Un turista che arriva a Siena con il treno non può vedere al primo impatto con la città, l’orrore nella quale è stata trasformata piazza Rosselli. Una città turistica non può presentare come immagine di copertina la periferia degradata di un polo industriale. Se poi decide di proseguire per porta Ovile o porta Pispini si trova davanti uno scatolone grigio scuro di forma indefinita con le finestre di 100 colori differenti. Questo dovrebbe incentivare il turismo? Se l’amministrazione passata aveva intenzione di seguire il modello Barcellona, con gli edifici progettati da Gaudì, probabilmente ha sbagliato architetto.
5) Come intende agire nei confronti della Fondazione MPS e quindi, indirettamente, sulla Banca? Nell’unico modo possibile. Eliminare le decisioni politiche, togliendo tutto il potere dei Partiti dalla Fondazione e quindi dal Monte. Potremmo anche costituirci parte civile nel processo a carico della dirigenza, d’altronde siamo stati noi della Lega i primi a denunciare il malaffare del Groviglio all’interno del Monte ed a chiedere a gran voce l’azione di responsabilità. Nostro scopo è anche tenere informati i cittadini non solo su quello che è stato, ma anche su quello che potremo fare per salvare Siena e rilanciarla. Sullo Statuto della Fondazione, noi della Lega vogliamo ribadire come l’attuale composizione della Fondazione non ha alcuna legittimazione sociale o giuridica per varare il nuovo Statuto dell’Ente. Le modifiche dello Statuto dovevano essere avanzate dai cittadini, anche alla luce di quanto avvenuto negli ultimi anni, con l’immane distruzione di ricchezza che ha visto la Fondazione complice e protagonista allo stesso tempo.
6) Come intende affrontare la situazione del complesso del Santa Maria della Scala? Come detto prima il Santa Maria della Scala rientrerà tra i gioielli da rivalutare per il rilancio dell’economia. A grandi linee il progetto prevede: a) realizzazione di percorsi guidati per illustrare i capolavori artistici; b) riapertura dell’ingresso principale affacciato sul Duomo; c) integrazione nei percorsi di offerta ai turisti, ad esempio con biglietti cumulativi e componibili, sull’esempio di Pisa e della sua piazza dei Miracoli; d) apertura 7 giorni su 7; e) recupero delle sale di scarso valore artistico con la creazione di un polo museale stabile per le Biccherne ed i documenti della Repubblica Senese e di uno temporaneo dove ospitare mostre ed installazioni artistiche; f) in base alle possibilità creazione di un polo congressuale, magari con capacità ricettiva; g) creazione, all’interno del Santa Maria, della “cittadella dell’artigianato”, per rendere viva questa struttura, con affitti a prezzo politico, accessibile a tutti.
7) Cosa intende suggerire al Rettorato della nostra Università, per il rilancio di questa importantissima Istituzione? Stimolando la ricerca, sia scientifica che culturale il rilancio dell’Università è assolutamente naturale. Ma il Rettorato deve tagliare drasticamente le spese: strutture inadeguate e costose, baronati e cattedre in surplus, facoltà e corsi di laurea senza senso, collaborazioni di dubbia utilità e valore.
8) Cosa intende suggerire per sfruttare al meglio le eccezionali conoscenze ed eccellenze presenti al Santa Maria alle Scotte? Il problema della Sanità senese, Scotte ed ASL 7, è sempre lo stesso, cioè l’elevata commistione con la politica. Recuperare dirigenti accreditati, ripulire le Scotte dai primariati elargiti come compenso politico, investire in ricerca e formazione del personale. Gli sprechi sono a livelli record, di esempi ce ne sono fin troppi. In una prima fase, per favorire il passaggio da una sanità di conquista della politica ad una sanità per i cittadini, potrebbe essere utile affidare le istituzioni ad enti esterni, società esperte di controllo di gestione.
9) Come intende razionalizzare la miriade di compartecipate della Amministrazione Cittadina? Eliminandone il più possibile. Enti inutili e dannosi, dispendiosi di denaro e dispensatori di poltrone. Favorire un liberismo controllato può solo fa bene alle casse comunali ed al portafoglio del cittadino, che avrebbe davvero una pluralità di offerte tra le quali scegliere. Occorre soprattutto che le partecipate non siano più i classici stipendifici per gli ex politici trombati, cosa che invece è andata molto di moda negli ultimi anni.
10) Ed infine, in ultimo, ma primo per importanza, come intende reimpostare il Turismo? Per trasformarlo da turismo estivo “mordi e fuggi” in un turismo stanziale e distribuito in tutto l’arco dell’anno. Un turismo serio, consapevole e che non fugga la sera, lasciando a Siena solo le cartacce da raccogliere. Ebbene qui le Contrade devono entrare in gioco: io voglio trasformare il Santa Maria della Scala nel Museo Permanente del Palio, che le passate amministrazioni volevano realizzare all’interno dei Magazzini del Sale con ingresso da Piazza del Mercato. Pensate quante cose da raccontare, quanti cimeli da esporre… e qui ogni Contrada deve prestare i suoi tesori, fornire per i primi mesi anche i volontari (perché essere contradaioli deve tornare a significare essere volontari operosi e non mendicare ambizioni) per allestirlo, montare e per sorvegliare, poi con i primi incassi ci saranno le assunzioni (penso alla cooperativa che prestava lavoro all’Università alla quale non hanno rinnovato il contratto). Occorre, poi, pubblicizzare il marchio “Siena” con i tour operator a livello internazionale, prendendo spunto da quanto fatto, ad esempio, dalla Società che gestisce il Duomo, che, a fine 2011, è riuscita a portare a vedere tantissimi turisti a vedere il pavimento della Cattedrale.
Conclusioni. I senesi non devono avere paura del cambiamento. I senesi non devono avere paura di conquistare la libertà perduta. Per farlo ci vuole coraggio: per raggiungere il cambiamento occorre che la maggioranza dei Senesi abbia il coraggio di rischiare qualcosa per il bene di se stessi e del proprio popolo. Solo così Siena tornerà ad essere una vera “comunità”, solo così potrà tornare ad avere fiducia ed a lavorare per costruire un proprio grande futuro. Per raggiungere gli obiettivi prefissati e trovare buone soluzioni amministrative dobbiamo avvalerci di tutte le professionalità esistenti sul territorio, evitando la selezione partitica e non limitandoci al contributo dei funzionari delle associazioni di categoria. E’ per questo che chiediamo ai Senesi di darci la loro fiducia per rilanciare Siena ed archiviare definitivamente questo periodo buio.
Maurizio Montigiani
Candidato a Sindaco di Siena per la Lega Nord Toscana