di Augusto Mattioli
SIENA. Cosa c’è dietro l’espulsione di Maurizio Montigiani dalla Lega Nord? Se lo chiede la politica, o quello che ne resta, a Siena ma anche non pochi di coloro che hanno simpatie per la sua linea politica. Montigiani, consigliere comunale a Monteriggioni, infatti è molto noto per le sue prese di posizione sul Monte dei Paschi (di cui è dipendente) e sulla sua crisi. Ricordiamo i battibecchi che ebbe ad una festa de L’unità con il presidente Alessandro Profumo e le sue continue prese di posizione sulla crisi della banca. Lui e anche Francesco Giusti a Siena erano la Lega nord, che ora è guidata sia a livello comunale sia provinciale da due commissari, Marco Figura e Marco Casucci, del cui lavoro politico nel senese non si avverte l’effetto.
Una situazione di grave crisi che rende la Lega Nord di Siena del tutto ininfluente nella già povera e frammentata politica senese che guarda già alle Comunali del 2018. Dunque Montigiani. Cosa potrebbe avere determinato la decisione di espellerlo dalla Lega Nord? Lui non ha voluto rilasciare dichiarazioni ufficiali. Quindi facciamo l’ipotesi che non siano state gradite le sue prese di posizione sulla banca. Eppure ricordiamo il segretario della Lega, Matteo Salvini, quando venne a Siena in viale Mazzini a chiedere chiarezza sui responsabili della crisi della banca. E ricordiamo anche le dure prese di posizione sempre su Montepaschi del responsabile economico della Lega Nord, Claudio Borghi, che da un po’ non sentiamo parlare sul tema.
Insomma si deve pensare che la Lega Nord non sia troppo propensa a fare chiarezza fino in fondo su Banca Mps, una linea che evidentemente non piace a Montigiani che, dicendo la sua opinione, è stato epurato.
E a noi fa pensare maliziosamente che forse anche la Lega ha qualche scheletro nell’armadio a Rocca Salimbeni…