SIENA. Da Amerigo Montiani del direttivo di Fratelli d’Italia Siena riceviamo e pubblichiamo.
“Si parla tanto di spending review e di contenere i costi della politica. Ebbene, cari amici Italiani, un argomento che non si affronta mai è quello che riguarda gli ENTI INUTILI in Italia e il loro vergognoso mantenimento a piè di lista nei già disastrati conti dello stato.
Sembra che siano mille o forse di più e che costino dai 10 ai 12 miliardi di euro l’anno, senza avere nessuna utilità, nessun ritorno pratico nelle casse dello stato. Come Fratelli d’ Italia Siena e FDI a livello nazionale troviamo francamente vergognoso che enti come “l’ Istituto nazionale per la montagna, l’unione nazionale per la lotta all’ analfabetismo, l’ente nazionale per il microcredito, il centro piemontese di studi africani, istituto culturale della storia dei ladini a Belluno ecc ecc”. possano avere un senso civico, culturale o sociale che determinino in maniera significativa la loro sopravvivenza. Tutto questo è vergognoso se pensiamo che un invalido in Italia percepisce circa 270 euro al mese e che ci sono quasi otto milioni di cittadini in stato di povertà assoluta, mentre questi enti mantengono centinaia di migliaia di “lavoratori” che oltre a non produrre assolutamente nulla ci costano l’equivalente di una manovra finanziaria. L’obiettivo di FDI Siena sarà quello di proporre in parlamento la chiusura totale di enti che ci sono costati miliardi di euro nel corso degli anni e poco importa se chi ha goduto di questi privilegi fino ad oggi e per molti anni dovrà finalmente mollare l’osso e trovarsi un vero lavoro. Con le politiche di tassazione e progetti per le imprese di FDI e del CDX si potrà ridare nuovo lavoro e nuova dignità anche a questi soggetti.
Come FDI Siena sosteniamo Francesco MIchelotti e Letizia Giorgianni anche per portare allo scoperto questo aspetto vergognoso tutto italiano della politica, che negli anni ha dovuto inventarsi posti di lavoro inesistenti per pagare i voti di tutti. Ora BASTA!
FDI saprà ridare un contegno nuovo a questo paese, portando il merito e la giustizia sociale al centro degli obiettivi politici, sociali e istituzionali”.