MONTERIGGIONI. “Il Bilancio previsionale approvato dal Consiglio comunale di Monteriggioni per il 2010 conferma che i nostri conti sono in ordine, ma sono fortemente condizionati dal Patto di Stabilità”. Comincia così una lettera che il sindaco Bruno Valentini ed il suo vicesindaco e assessore al Bilancio Angelo Fantucci hanno indirizzato a tutti i cittadini, scritta nella giornata in cui i sindaci lombardi sono scesi in piazza per protestare contro il Patto di Stabilità che blocca gli investimenti delle amministrazioni pubbliche.
“Oltre ai minori trasferimenti statali ed all’incertezza sul rimborso dell’Ici sulla prima casa, i Comuni subiscono l’eccessiva rigidità del Patto di Stabilità ed in tutto il Paese sono sempre di più i Sindaci di centro, destra o sinistra, appoggiati dall’Associazione dei Comuni Italiani, che denunciano l’impossibilità di governare bene la propria comunità se i vincoli del patto non verranno rapidamente allentati. Monteriggioni è un Comune dove l’aliquota Ici prima casa era al minimo di legge, l’addizionale Irpef è ferma da 8 anni e le tariffe comunali sono rimaste invariate dal 2002, addirittura con alcune diminuzioni ed esenzioni. Non abbiamo contratto un nuovo mutuo da anni e gli ultimi avanzi di bilancio sono stati utilizzati per estinguere anticipatamente i mutui assunti nelle precedenti legislature”.
“Grazie al recupero dell’evasione fiscale ed ai risparmi (ad esempio la nostra Amministrazione ha un dipendente ogni 175 residenti, con una delle percentuali più basse in assoluto), la parte corrente del bilancio è coperta integralmente dalle entrate ordinarie e pertanto gli oneri da urbanizzazioni versati per le nuove edificazioni vengono destinati solo alle opere pubbliche. Sul nostro conto corrente di Tesoreria ci sono milioni di euro che non possiamo impiegare per gli investimenti già programmati perché il Patto di Stabilità mira a ridurre la spesa degli Enti Locali anche in quei casi dove non c’è o non si ricorre all’indebitamento”.
“In pratica il Patto di Stabilità ci costringe a pagare solo utilizzando gli incassi dell’anno corrente, senza poter attingere ai fondi già regolarmente stanziati ed alle riserve accantonate. Finora la nostra capacità di realizzare opere ed erogare servizi non si è interrotta del tutto perché stiamo allungando anche di un anno i pagamenti alle ditte che lavorano per noi, consentendo comunque loro di usufruire di tassi di interesse più favorevoli concordati con alcuni Istituti di credito, ma non potremo andare avanti così”.
“Per trovare quella liquidità che il Patto ci blocca, stiamo anche mettendo in vendita i beni e terreni di proprietà comunale che abbiamo valorizzato e che non sono indispensabili, ma quanto potrà durare? Eppure questo è un periodo nel quale le aziende del territorio hanno un disperato bisogno anche degli investimenti del Comune ed i cittadini più bisognosi chiedono una maggiore protezione sociale, che noi riusciremo per il 2010 a mantenere (ad esempio, coprendo interamente tutte le richieste di contributo affitto od esaurendo le liste di attesa per gli Asili Nido)”.
“Riassumendo, il Comune di Monteriggioni sarebbe in grado di spendere in poco tempo cifre importanti, già presenti nelle nostre casse, nella realizzazione e nel miglioramento delle infrastrutture e della qualità della vita dei quartieri e delle frazioni, a beneficio anche del sistema economico locale, solo se violassimo le regole cieche del Patto di Stabilità subendo però drastiche sanzioni che ci penalizzerebbero ancora di più con una riduzione obbligatoria delle spese ed il blocco di ogni assunzione”.
“Oltre ai minori trasferimenti statali ed all’incertezza sul rimborso dell’Ici sulla prima casa, i Comuni subiscono l’eccessiva rigidità del Patto di Stabilità ed in tutto il Paese sono sempre di più i Sindaci di centro, destra o sinistra, appoggiati dall’Associazione dei Comuni Italiani, che denunciano l’impossibilità di governare bene la propria comunità se i vincoli del patto non verranno rapidamente allentati. Monteriggioni è un Comune dove l’aliquota Ici prima casa era al minimo di legge, l’addizionale Irpef è ferma da 8 anni e le tariffe comunali sono rimaste invariate dal 2002, addirittura con alcune diminuzioni ed esenzioni. Non abbiamo contratto un nuovo mutuo da anni e gli ultimi avanzi di bilancio sono stati utilizzati per estinguere anticipatamente i mutui assunti nelle precedenti legislature”.
“Grazie al recupero dell’evasione fiscale ed ai risparmi (ad esempio la nostra Amministrazione ha un dipendente ogni 175 residenti, con una delle percentuali più basse in assoluto), la parte corrente del bilancio è coperta integralmente dalle entrate ordinarie e pertanto gli oneri da urbanizzazioni versati per le nuove edificazioni vengono destinati solo alle opere pubbliche. Sul nostro conto corrente di Tesoreria ci sono milioni di euro che non possiamo impiegare per gli investimenti già programmati perché il Patto di Stabilità mira a ridurre la spesa degli Enti Locali anche in quei casi dove non c’è o non si ricorre all’indebitamento”.
“In pratica il Patto di Stabilità ci costringe a pagare solo utilizzando gli incassi dell’anno corrente, senza poter attingere ai fondi già regolarmente stanziati ed alle riserve accantonate. Finora la nostra capacità di realizzare opere ed erogare servizi non si è interrotta del tutto perché stiamo allungando anche di un anno i pagamenti alle ditte che lavorano per noi, consentendo comunque loro di usufruire di tassi di interesse più favorevoli concordati con alcuni Istituti di credito, ma non potremo andare avanti così”.
“Per trovare quella liquidità che il Patto ci blocca, stiamo anche mettendo in vendita i beni e terreni di proprietà comunale che abbiamo valorizzato e che non sono indispensabili, ma quanto potrà durare? Eppure questo è un periodo nel quale le aziende del territorio hanno un disperato bisogno anche degli investimenti del Comune ed i cittadini più bisognosi chiedono una maggiore protezione sociale, che noi riusciremo per il 2010 a mantenere (ad esempio, coprendo interamente tutte le richieste di contributo affitto od esaurendo le liste di attesa per gli Asili Nido)”.
“Riassumendo, il Comune di Monteriggioni sarebbe in grado di spendere in poco tempo cifre importanti, già presenti nelle nostre casse, nella realizzazione e nel miglioramento delle infrastrutture e della qualità della vita dei quartieri e delle frazioni, a beneficio anche del sistema economico locale, solo se violassimo le regole cieche del Patto di Stabilità subendo però drastiche sanzioni che ci penalizzerebbero ancora di più con una riduzione obbligatoria delle spese ed il blocco di ogni assunzione”.